"Chi guarda il Var non ha mai fatto
sport: non si può saltare con le braccia unite. Tra un po' i
difensori saranno amputati". Così Il Giaguaro Luciano
Castellini, per tanti anni portiere del Napoli e poi preparatore
dei portieri dell'Inter, ospite di Radio Anch'io sport su rai
Radio 1, sulle polemiche Var di ieri sera durante Inter-Napoli.
Meglio Meret o Sommer? "Sono totalmente diversi, Sommer è un
portiere con qualità fisiche a quelle che avevo anch'io. Io
adesso - assicura Castellini - non giocherei più, sono alto solo
1,82, Sommer all'incirca ha la stessa mia altezza. Meret gioca
in un posto difficilissimo. Ho giocato tanti anni a Napoli,
forse non mi hanno criticato tanto perché ero già anzianotto. Se
fa delle buone parate è normale, se fa un piccolo errore lo
crocifiggono spesso. Non so se potesse fare meglio ieri sul tiro
di Calhanoglu: non era un tiro troppo forte, ma questi palloni
sono più leggeri che perdono velocità ma cambiano traiettoria.
Non è così facile per i portieri".
Inter e Napoli rimangono le più accreditate al titolo? "Ci
metterei anche l'Atalanta, perde pochissimi colpi. È
affascinante che ci siano tante squadre in così pochi punti, ma
alle fine vincerà chi è più abituato a vincere". Il ruolo delle
outsider: "Sono contento per Palladino e Baroni - coclude
Castellini - cominciano a lasciare una traccia del loro lavoro.
L'Atalanta gioca serena e senza pressioni. Però la pressione fa
parte dell'avvicinamento alla vittoria: imparare a gestirla è
una delle cose fondamentali nel calcio. Quando la pressione
aumenta e devi vincere per forza, è lì che si vede la qualità di
una squadra".
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