Quotidiano Energia - Il fermo non programmato per controlli di sicurezza alle centrali nucleari di Chooz e Civaux, che ha privato il sistema elettrico francese di una potenza controllabile di 4,5 GW, e la bassa produzione eolica hanno portato la disponibilità complessiva del parco di generazione transalpino “al di sotto dei minimi storici da diverse settimane” e costretto il Paese a importazioni spesso “al livello tecnico massimo, come ad esempio nei giorni 20, 21 e 22 dicembre 2021”. E’ quanto si legge in un aggiornamento dell’operatore della rete Rte sulla situazione dell’approvvigionamento elettrico nell’inverno 2021-2022, che per gran parte di gennaio prevede una disponibilità del parco nucleare compresa tra 43 e 51 GW: “Il livello più basso mai raggiunto in questo periodo dell’anno”.
A fronte di una domanda elettrica in costante ripresa (che a novembre è risultata inferiore solo dell’1-2% rispetto al periodo pre-Covid), Rte si appresta dunque a “rafforzare la vigilanza per il mese di gennaio e a prepararsi a far funzionare il sistema in una situazione degradata”.
In particolare, nel caso di temperature rigide (4°C al di sotto della norma), di una scarsa produzione eolica nell’Europa continentale o di ulteriore indisponibilità di capacità nucleare, scatteranno misure “post-mercato” come l’interruzione dei grandi consumatori industriali o la riduzione della tensione sulle reti di distribuzione. Si tratterà, precisa l’aggiornamento, di iniziative controllate da Rte e realizzate dai distributori in accordo con le amministrazioni locali, che non riguarderanno i consumatori sensibili (come il settore sanitario) e avranno un impatto localizzato e limitato nel tempo (massimo 2 ore consecutive).
Nell’aggiornamento, Rte stima sulla base delle ultime previsioni meteo che all’inizio di gennaio ondate di freddo saranno “molto improbabili”, mentre nel resto del mese il rischio di distacchi non può essere escluso.
La clemenza del tempo ha per il momento messo un freno in tutta Europa all’escalation dei prezzi elettrici, che in Italia sono però fortemente influenzati dalle importazioni francesi.