Cent'anni di storia della Sicilia
raccontati da tre generazioni di grandi fotografi: Giusto,
Nicola e Pucci Scafidi, nonno, figlio e nipote. Giusto,
ritrattista della Palermo Felicissima, Nicola, artista reporter
degli anni duri del dopoguerra e Pucci, innovatore e cantore
delle bellezze dell'Isola. Il color seppia, il bianco e nero e
l'esplosione dei colori. Tre Scafidi, tre obiettivi diversi e
tre Sicilie diverse.
Pucci Scafidi, l'ultimo erede di questa grande dinastia,
sabato 12 ottobre festeggerà a Villa Igiea i 100 anni di
fotografia della sua famiglia. Per l'occasione verrà presentato
uno short movie di immagini iconiche di Giusto, Nicola e dello
stesso Pucci e sarà inaugurata la mostra "Frame of Sicily" che
potrà essere visitata gratuitamente per un mese. Dodici gli
scatti per la mostra di Pucci Scafidi realizzata con il sostegno
della Fondazione Federico II, di Villa Igiea Roccoforte Hotel e
altri sponsor. Un'innovazione nell'arte di Pucci: la foto
materica. "In occasione di questi 100 anni - racconta il
fotografo - ho affinato qualcosa che avevo già sperimentato, una
tecnica in cui la materia incontra la fotografia. Un'evoluzione
del lavoro che porta ad elaborare gli scatti con resine ed altri
materiali, applicate al supporto di stampa che trasformano
alcuni dettagli dell'immagine in qualcosa che si può vedere ma
anche toccare".
Quella degli Scafidi è una saga familiare segnata dalla
passione per la fotografia. Giusto Scafidi era un ritrattista
della buona società, i nobili, la borghesia e l'imprenditoria,
la classe dirigente di una Palermo colta e europea, lo andavano
a trovare per farsi fare un ritratto che, ai primi del secolo,
era uno status symbol, una alternativa alla pittura. Tra i suoi
clienti anche donna Franca Florio insieme a Vincenzo, donne
famose del jet set e gentiluomini austeri e severi, in frak e
redingote.
Nicola Scafidi rompe la tradizione uscendo dal comfort e
l'eleganza dello studio, con disappunto del padre che
considerava la sala pose il suo tempio, e con lo Sbarco degli
americani in Sicilia va in strada. Ritiene un dovere e non un
semplice mestiere andare in giro per raccontare e fare sapere
alla gente che cosa accade. Così, con la sua RolleiFlex, si
spinge nei meandri della cronaca nera, come sui set
cinematografici. Racconta gli anni della povertà, della mafia,
della speranza e della rinascita. La politica con i comizi di
Alcide De Gasperi, il banditismo con l'uccisione di Salvatore
Giuliano. I grandi intellettuali come Leonardo Sciascia e Renato
Guttuso e famosi protagonisti del cinema come Roberto
Rossellini, Anna Magnani, Sophia Loren, Alain Delon, Burt
Lancaster e film come Il Gattopardo di Luchino Visconti.
Pucci Scafidi dipinge il quadro di una Sicilia dai contrasti
vivaci e ne cattura l'essenza attraverso il suo obiettivo. Le
sue immagini rivelano paesaggi, luoghi storici e momenti di vita
quotidiana, intrisi di un'atmosfera unica, riuscendo a
immortalare la luce particolare dell'Isola. Le sue foto
raccontano un territorio ricco di cultura e tradizioni,
mostrando la bellezza dei mercati, delle feste popolari e dei
volti delle persone. Attraverso il suo lavoro, Pucci Scafidi non
solo celebra la Sicilia, ma invita anche gli spettatori a
connettersi con la sua anima, rivelando il legame profondo tra
la terra e i suoi abitanti.
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