"È stato importante incontrare i
genitori di Ramy perché hanno dimostrato la loro volontà di
essere rispettosi della nostra legge e del loro considerarsi a
tutti gli effetti italiani". Questo il commento del presidente
della Regione Lombardia dopo l'incontro con i genitori di Ramy
Elgamls, in diciannovenne morto in un impatto dopo un
inseguimento al quartiere Corvetto di Milano.
Fontana ha spiegato di aver "apprezzato molto il modo pacato
con cui hanno affrontato il problema, non hanno alzato i toni,
anzi hanno contribuito a stemperare le tensioni che si erano
create. Io ho voluto esprimere gratitudine per questa
comportamento".
Quanto al tema dell'emarginazione che l'incidente ha fatto
emergere con i disordini nel quartiere, Fontana ha aggiunto "che
sicuramente bisogna intervenire" per "cercare delle soluzioni
per chi non riesce a integrarsi nella nostra società, per chi si
sente emarginato e non partecipa attivamente alla vita sociale".
Come Regione, ha detto, "siamo convinti che sia innanzitutto
un problema di carattere culturale e credo che bisogna essere
vicino a questi ragazzi per aiutarli ad acquisire il nostro modo
di essere. Inoltre credo sia importante creare delle occasioni
concrete, dei luoghi di aggregazione, dove possano incontrarsi.
E poi è chiaro che ci sono delle iniziative che dobbiamo fare
concordandole con i singoli comuni, con il governo centrale. Noi
faremo la nostra parte".
Quanto alle richieste di chiarezze sull'operato dei
carabinieri arrivati da alcuni dei protagonisti degli incidenti
al Corvetto, Fontana è stato chiaro nel ribardire di credere
"che sia sbagliato fare delle anticipazioni e che sia ancora più
sbagliato cercare di diffondere il sospetto che ci sia o meno
una responsabilità. Si deve lasciare lavorare i magistrati.
Quando avranno accertato l'esatta dinamica, se ci saranno dei
responsabili, dovranno pagarne le conseguenze. Se non ci saranno
dei responsabili, non è giusto in questo momento penalizzarli".
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