(ANSA) - COSENZA, 22 MAG - "La crescita del Mezzogiorno è una
priorità e Pnrr, Pnc, Formazione, Ricerca, Pubblica
Amministrazione e Politiche di Sviluppo efficaci sono fattori
fondamentali per il suo rilancio". Con queste premesse si è
svolto il primo Forum del Mezzogiorno, evento a tema economia
più importante del Sud Italia.
Numerosissimi i relatori che hanno preso parte al Forum con il
coordinamento scientifico del Consigliere della Corte dei conti,
Giampiero Pizziconi, in quattro intense tavole rotonde: "Pnrr,
Pnc e sviluppo del territorio: quali opportunita'?", moderata da
Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia e direttore
editoriale dei canali finance del gruppo Triboo; "Pnrr, Pnc e le
risorse per il sud: stato dell'arte e prospettive", con
introduzione di Tommaso Miele, Presidente aggiunto Corte dei
conti e moderata da Giampiero Pizziconi, che ha anche introdotto
i lavori della prima giornata; "Formazione, ricerca e pubblica
amministrazione per lo sviluppo del mezzogiorno. questioni
demografiche e migrazione professionale", con introduzione di
Erminia Giorno, Segretario Generale della Camera di Commercio,
che ha anche introdotto i lavori della seconda giornata, e
moderata da Angelo Buscema, Giudice della Corte Costituzionale e
"Politiche di sviluppo, livelli essenziali delle prestazioni e
autonomie differenziate: quali prospettive?", moderata da Gianni
Trovati, Giornalista Il Sole 24 Ore.
"Gli incontri hanno messo in luce - è detto in una nota -
come il Sud del Paese rappresenti una vera e propria opportunità
e debba essere inteso come una risorsa, non come un fanalino di
coda. In questo senso l'attuazione del Pnrr rappresenta un
valido ed efficace alleato soltanto se applicata in relazione ad
alcuni criteri essenziali: qualità della spesa più che quantità;
cooperazione fra le Istituzioni; visione strategica delle opere
che rivestono carattere di urgenza; perfezionamento del livello
di istruzione; rinnovamento delle amministrazioni; possibili
soluzioni per porre un freno alla 'fuga di cervelli' che
caratterizza il Mezzogiorno. Tra gli spunti più interessanti
delle quattro tavole rotonde anche gli interventi in relazione
all'export delle piccole e medie imprese dimostratesi in grado
di essere performanti in tutti i paesi del mondo e in crescita
nel post pandemia. Grande spazio è stato poi riservato al
rinnovamento delle pubbliche amministrazioni quale leva
fondamentale per l'attuazione di politiche di sviluppo al passo
con i tempi e le esigenze dei cittadini. Infine, è stato
mostrato come la situazione a livello delle autonomie
differenziate sia ancora complessa a causa di obiettivi da
regione a regione nettamente in contrasto".
"Se non cresce il Sud - ha detto il presidente della
Camera di commercio di Cosenza Klaus Algieri in apertura del
forum - non cresce il Paese. È una frase che non deve essere
letta in tono di sfida ma, molto più semplicemente, come una
constatazione. È un dato oggettivo: non può esserci crescita per
l'intero Paese se una parte fondamentale dell'economia nazionale
continua ad essere trascurata e sottostimata. La crescita del
Mezzogiorno è una priorità per la crescita del Paese, ma è
altrettanto fondamentale che siano i giovani i primi
protagonisti di questo rilancio, risvegliando in loro la volontà
e il coraggio di non abbandonare la nostra terra e di investire
qui tutto il loro valore".
"Nel Mezzogiorno è più alta la percentuale di imprese che
si sono già attivate sul Pnrr rispetto a quelle del Centro Nord
(17% a fronte del 14% del Centro Nord) - ha sostenuto Andrea
Prete, presidente di Unioncamere - i nostri studi ci dicono che
quando le imprese del Mezzogiorno si attivano per accedere a
queste risorse, hanno una probabilità doppia di investire nella
transizione digitale e green rispetto a quelle del Centro-Nord.
Questa combinazione potrebbe contribuire a ridurre i divari di
competitività rispetto al Centro-Nord. Certo - ha aggiunto Prete
- l'eccesso di burocrazia resta un grande problema per
l'utilizzo delle risorse del piano, come dichiarato dal 45%
delle imprese italiane. A questo si aggiunge anche il problema
legato alla mancanza di personale per seguire le procedure
amministrative e la necessità di assistenza
tecnico-amministrativa: un ostacolo per il 29% delle aziende del
Sud".
La necessità di rendere attrattivo il Sud per i giovano è
stata ribadita anche da Giuseppe Tripoli, segretario generale
Unioncamere: "il primo obiettivo di una politica per Mezzogiorno
- ha detto - dev'essere diretto a rendere attrattiva quest'area
del Paese perché non continui a perdere i suoi giovani e diventa
attrattiva se si percepisce che è in movimento e crea buone
occasioni di lavoro. Le proiezioni mostrano che entro il 2050
il Mezzogiorno potrebbe avere 3 milioni di abitanti in meno. Il
Pnrr è una grande occasione. Ognuno però deve fare la sua parte.
Le Camere di commercio sono impegnate a fare in modo che le
misure raggiungano i destinatari e vengano messe a terra,
facendo da punto di raccordo e alimentando il coinvolgimento del
tessuto sociale".
Nel corso del Forum, sono intervenuti Raffaele Fitto,
Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di
Coesione e il Pnrr, che ha portato il messaggio augurale del
Governo su incarico del Premier Giorgia Meloni e Wanda Ferro,
sottosegretario all'Interno, entrambi intervistati dalla
giornalista Rai Giancarla Rondinelli. Il Ministro delle
Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha invece inviato un
messaggio mentre a Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato al
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale, sono stati affidati i saluti conclusivi. Una due
giorni ricca di spunti, idee, informazioni e confronti con un
obiettivo comune che il presidente Algieri ha sintetizzato nel
suo intervento conclusivo: siamo qui per costruire una diversa
visione del futuro grazie ad una più acuta percezione dell'oggi,
con i suoi pregi e i suoi difetti. Questo significa
indubbiamente alzare l'asticella e badare realmente alle sorti
del Mezzogiorno".
I protagonisti del Forum al link:
https://forumantonioserra.my.canva.site/#relatori dopo I
protagonisti del Forum: (ANSA).