(ANSA) - VICENZA, 19 GIU - I primi tre mesi del 2023 tornano
a mostrare in provincia di Vicenza segnali di crescita, seppure
in un contesto non privo di elementi di incertezza. Il quadro
emerge dall'indagine congiunturale sul settore manifatturiero
relativa al I trimestre dell'anno, realizzata dall'Ufficio Studi
della Camera di Commercio di Vicenza.
La produzione è aumentata dell'1,2% sia rispetto al trimestre
precedente (in linea con quello del Veneto, +1,1%) sia rispetto
allo stesso periodo del 2022. Il fatturato è aumentato del 4,4%
(+5% rispetto al I trim. 2022), anche se almeno in parte questo
risultato è ancora dovuto all'aumento dei prezzi.
Questi valori costituiscono una media tra andamenti piuttosto
divergenti tra i diversi settori, con valori molto positivi per
l'orafo, il sistema moda e metal-meccanica e indicatori negativi
per concia, legno-mobile e chimica-plastica.
Per i prossimi mesi resta positivo l'andamento del solo
mercato interno (+0,6% gli ordini rispetto al trimestre
precedente, ma -1% rispetto a un anno fa) mentre le commesse
dall'estero sono in diminuzione sia rispetto al trimestre
precedente (-2,7%) sia su base annua (-2%). La flessione
comunque non va ricondotta a una improvvisa perdita di
competitività bensì a fattori esogeni: nei primi mesi dell'anno
sono proseguite la debolezza dell'economia mondiale e quella del
commercio internazionale, connesse con la perdurante incertezza
geopolitica e con la persistenza dell'inflazione su livelli
elevati nelle principali economie avanzate.
L'incremento della produzione si è accompagnato anche ad una
crescita dell'occupazione, che nel settore manifatturiero è pari
a 147.752 unità, oltre 3.000 in più rispetto a marzo 2022.
Diminuiscono inoltre le ore autorizzate di Cig, -24,6% nel I
trimestre rispetto al IV trimestre 2022, ,a in aumento sul I
trimestre 2022 (da 1,7 a 2,8 milioni, +66,1%); il livello resta
comunque molto lontano dai valori registrati durante la
pandemia. Sul trimestre, sia la componente ordinaria (Cigo) sia
quella straordinaria (Cigs) sono in netta diminuzione passando
rispettivamente da 3,4 a 2,7 milioni (-20,5%) e da 417 mila a
176 mila ore (-57,7%). Infine, a Vicenza nel trimestre non sono
state autorizzate ore di CIG "in deroga". (ANSA).