Piazza Affari ha chiuso in rialzo
l'ultima seduta del mese di novembre, grazie a un colpo di reni
finale che ha smosso l'indice Ftse Mib fino a farlo salire dello
0,46% a 33.414 punti. Nella norma gli scambi per poco più di 2
miliardi di euro di controvalore. In calo a a 118,9 punti il
differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, contro i 122
segnati in apertura e i 121,8 della chiusura precedente. Il
rendimento annuo italiano ha ceduto 7,1 punti al 3,27% e quello
tedesco 3,9 punti al 2,08%.
Brillanti Amplifon (+2,26%) ed Stm (+2,26%). Quest'ultima,
insieme ai rivali europei è stata spinta dal balzo di Nvidia
(+2,43%) a New York per effetto del Black Friday. Acquisti anche
su Mps (+1,87%), seguita a distanza da Banco Bpm (+0,78%), che
si porta a 7,2 euro, toccando un nuovo massimo storico e alzando
ulteriormente a 0,198 il rapporto di concambio con Unicredit
(+0,46%). In rialzo anche Bper (+0,98%) e Intesa (+0,68%), a
differenza di Popolare Sondrio (-0,62%).
Debole Tim (-1,47%), nel giorno del perfezionamento
dell'accordo con Ardian, che ha acquistato il10% della holding
Daphne3, titolare di Inwit, per 250 milioni. Seduta piuttosto
difficile anche per Mediobanca (-1,18%),, mentre ha ridotto il
calo nel finale Moncler (-0,77%). Segno meno anche per Erg
(-0,38%), fiacca Eni (-0,13%), nonostante il rialzo del greggio,
positiva invece Saipem (+0,62%). In ordine sparso Stellantis
(+1,51%), Ferrari (+0,73%) e Iveco (-0,34%).
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