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In evidenza
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ha 39 anni e da otto fa il sindaco di Ravenna, carica per la quale è stato eletto nel 2016 e poi confermato nel 2021. Parallelamente è stato anche presidente della provincia di Ravenna, diventando, nel 2018, presidente dell'Unione delle Province italiane.
Originario di Cervia, dove giovanissimo ha fatto parte del consiglio comunale, è iscritto fin dalla sua fondazione al Pd e nel 2013 ne è diventato segretario provinciale di Ravenna.
Durante la sua esperienza da sindaco si è caratterizzato molto sui temi ambientali ed energetici, con i progetti del rigassificatore e del parco energetico, ma anche per la gestione dell'alluvione che ha colpito duramente Ravenna nel maggio del 2023.
Politicamente vicino a Stefano Bonaccini, quando è stato eletto al Parlamento europeo è stato indicato come candidato alla sua successione all'unanimità nel Pd ed è sostenuto da una coalizione che tiene insieme tutte le forze di opposizione al governo Meloni, compresi M5s e Italia Viva come già avveniva nella sua giunta a Ravenna.
LISTE a SOSTEGNO: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Futura (Azione, +Europa, Psi e Pri), Civici con de Pascale (con Italia Viva).
ha 65 anni ed è stata indicata dalla coalizione di centrodestra come candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, pur non essendo iscritta a nessun partito.
La sua esperienza politica principale risale al 2011, quando venne nominata sottosegretaria al ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con il governo presieduto da Mario Monti.
Sposata con quattro figli è originaria di Rimini, ma ha trascorso tutta la sua carriera a Bologna dove è stata prima insegnante di storia e filosofia e poi preside in un liceo privato. Aderente, fin da quando era studentessa, alla fraternità di Comunione e Liberazione, prima di diventare sottosegretaria ha collaborato in più occasioni, con vari governi, come esperta di questioni legate al mondo della scuola. In estate si è candidata come indipendente alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, poche settimane dopo tutta la coalizione di centrodestra ha deciso di sostenerla.
LISTE A SOSTEGNO: Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Elena Ugolini Presidente
ha 33 anni ed è il candidato per il cartello che tiene insieme Potere al Popolo, Rifondazione comunista e Pci. lavora per una cooperativa sociale e nella sua professione si è occupato di accoglienza dei migranti, del sostegno alle persone con disabilità, del supporto alle vittime di tratta e dell’emergenza abitativa.
Originario della provincia di Trento, si è trasferito a Bologna all'età di vent'anni per studiare scienze politiche. È impegnato anche nel sindacato, come delegato USB – Unione Sindacale di Base, ruolo che lo ha portato a seguire vertenze, come in occasione della chiusura del centro di accoglienza Mattei a Bologna nel 2019. Ha seguito settori come la logistica a Piacenza e il turismo in Riviera.
Da sempre attivo nelle lotte sociali e politiche, è stato in prima fila nei movimenti studenteschi e poi nel movimento per il diritto alla casa.
LISTE A SOSTEGNO: Emilia-Romagna per la pace, l'ambiente e il lavoro
ha 56 anni ed è un commerciante. Rivendica come cifra del proprio impegno politico quella di essersi sempre opposto ad ogni forma di vaccinazione e contro ogni obbligo. Dopo essere stato, negli anni novanta, consigliere provinciale di Ferrara e capogruppo della Lega Nord, dal 2015 ha dedicato il proprio impegno all'opposizione alle vaccinazioni pediatriche. E' stato fondatore e segretario politico di 'Vaccini Vogliamo Verità', che si è presentato alle regionali del 2020 (subito prima dell'emergenza pandemica) che raccolse lo 0,5%.
In seguito ha partecipato a tutte le mobilitazioni contro gli obblighi vaccinali e i vari provvedimenti restrittivi, a partire dal Green Pass.
LISTE A SOSTEGNO: Lealtà, coerenza, verità.
Le elezioni regionali in Emilia-Romagna del 17 e 18 novembre arrivano con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza naturale, visto che la legislatura è finita con l'elezione di Stefano Bonaccini al Parlamento europeo.
La sfida è quasi perfettamente bipolare: il centrosinistra si presenta in versione campo larghissimo (compresi M5s e Italia Viva) a sostegno del candidato sindaco Michele de Pascale, mentre il centrodestra, in maniera altrettanto compatta, sostiene Elena Ugolini. Completa il quadro delle candidature Federico Serra, candidato di un fronte che tiene insieme Potere al Popolo, Rifondazione e Pci e Luca Teodori della lista Lealtà, coerenza e verità, dichiaratamente no-vax e no-euro.
Per il Pd la sfida in Emilia-Romagna ha un significato particolare: è l'unica regione, insieme alla Toscana, che il centrosinistra governa ininterrottamente dal 1970 e negli ultimi anni ha ulteriormente rafforzato il proprio valore simbolico per la sinistra. Il centrodestra ha scelto di affidare a una candidata indipendente, che arriva dal mondo di Comunione e Liberazione, la storica impresa di provare a conquistare la roccaforte degli avversari. Sulla carta è un compito piuttosto difficile: alle ultime elezioni europee, infatti, il divario fra le due coalizioni nel formato in cui si presentano alle regionali fu di circa 15 punti percentuali.
Molti i temi su cui si gioca la campagna elettorale: su tutti la sanità e il post-alluvione, con particolare riferimento agli opposti rapporti che le due coalizioni hanno con il governo guidato da Giorgia Meloni.
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