Coordinato dal capo dell'Ufficio
commerciale dell'Ambasciata d'Italia in Australia, Ciro
Carroccio, il film di Antonio Padovan "Finché c'è prosecco c'è
speranza" è stato presentato ieri al Palace Electric Cinema di
Canberra nel contesto degli eventi dedicati alla Settimana della
cucina italiana nel mondo. Apparsa per la prima volta in
Australia nel 2018 e ambientata nel territorio vitivinicolo del
nord-est dove nasce ed è prodotto il prosecco, la commedia noir
racconta con ironia un mondo senza stereotipi e luoghi comuni.
L'attaccamento ai saperi e ai valori della terra d'origine, filo
rosso che collega la trama del film, ha richiamato poi il tema
portante scelto dalla Farnesina per la IX edizione della
Settimana della cucina nel mondo, ovvero "Dieta mediterranea e
cucina delle radici: salute e tradizione".
L'evento, che ha visto un'ampia partecipazione da parte
della comunità italiana e locale, ha offerto un'occasione
preziosa per valorizzare il tema della tutela delle indicazioni
geografiche nel settore agroalimentare, nel quadro dei regimi di
qualità dell'Unione Europea, ed affrontare l'impatto economico e
sociale dell'Italian sounding, ovvero la pratica commerciale
consistente nell'imitare prodotti del comparto agroalimentare
protetti da denominazioni di origine o indicazioni geografiche
tramite specifici richiami alla presunta "italianità" dei
prodotti stessi.
"In un Paese come l'Australia, dove coesistono una grande
domanda di Italia e anche un diffuso tentativo di emulazione
della nostra produzione, l'evento di stasera ci consente di
stimolare una riflessione sul valore e sulla tutela del Made in
Italy nel mondo", ha dichiarato l'ambasciatore Crudele. "Il
costo associato all'italian sounding è stato stimato in oltre 45
miliardi di euro per anno: una pratica che lede l'autenticità
dei nostri prodotti, la loro reputazione e il capitale di
conoscenza associato ad essi. È importante sensibilizzare il
pubblico australiano su questi temi".
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