Il Recovery fund può essere l'occasione per cambiare le scuole rendendole più adatte alle esigenze lavorative del futuro. Lo ha affermato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina intervenendo al Forum Nazionale tra Assotelecomunicazioni (Asstel) e sindacati oggi a Roma. "Non si può pensare di far entrare studenti in scuole che decadono - ha affermato -. Bisogna pensare a scuole con ambienti diversi, simili a quelle che vediamo in altri paesi, dove non solo l'ambiente è diverso ma lo è anche la didattica. Ora c'è l'opportunità del Recovery, mi sembra scontato che una parte andrà all'edilizia scolastica, non solo a strutture ed edifici, ma anche a tutto quello che c'è dentro. In Italia ci sono scuole, che grazie alla formazione e ai fondi europei sono moderne, di conseguenza altamente inclusive, con modalità nuove di fare didattica". Anche la didattica, ha precisato Azzolina, deve cambiare. "Non possiamo insegnare oggi come si faceva 30 anni fa - ha aggiunto -. Gli studenti sono nativi digitali, hanno in mano il cellulare da quando erano piccoli ma non lo sanno usare. Edilizia e ambienti non possono essere scollegati dalla formazione del personale scolastico, che non può essere lasciata al buon cuore degli insegnanti, deve essere strutturata, su tutto il territorio nazionale. Abbiamo esperienze bellissime ma a macchia di leopardo. Dobbiamo formare il personale scolastico alla scuola del futuro. Non sappiamo tra 10-20 anni che lavori ci saranno, e la scuola deve dare le competenze necessarie".
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Asstel