Nei 90 giorni dal lancio dei suoi programmi di generazione di contenuti tramite l'Intelligenza Artificiale, Microsoft ha visto la creazione di mezzo miliardo di chat e di oltre 200 milioni di immagini realizzate dall'AI di Bing Image Creator. Lo ha affermato Yusuf Mehdi, Corporate Vice President, Consumer Chief Marketing Officer del colosso americano, all'annuncio dell'apertura dell'esperienza di Bing AI, il motore di ricerca di Microsoft con il chatbot ChatGpt, a tutti i navigatori. Finora, il programma era accessibile solo tramite una lista d'attesa. "L'introduzione del nuovo Bing in anteprima è fondamentale per il successo e la capacità di espandere l'esperienza a un maggior numero di utenti" ha sottolineato il manager.
"Crediamo che innovare e imparare alla luce del sole faccia parte di un approccio responsabile. Ma non ci fermiamo qui. Insieme ai nostri partner di OpenAI, abbiamo continuato a implementare misure di salvaguardia per difenderci dai contenuti dannosi, sulla base di ciò che stiamo imparando. I nostri team continuano a lavorare per affrontare questioni come la disinformazione, la sicurezza dei dati, il blocco e la prevenzione di contenuti dannosi o discriminatori, in linea con i principi di uso dell'AI". Come spiegato da Mehdi, Bing ha superato i 100 milioni di utenti attivi giornalieri e le installazioni dell'applicazione mobile del more di ricerca sono aumentate di quattro volte dal lancio del progetto con l'intelligenza artificiale. "Di conseguenza, stiamo assistendo a una crescita della quota di Bing nel mercato, che segue gli otto trimestri consecutivi di crescita del browser Microsoft Edge".
In concomitanza con tale annuncio, Microsoft ha aggiornato Edge, portando la chat di ChatGpt nella barra delle applicazioni di Windows, per un accesso più veloce all'AI. Oltre a ciò, l'esperienza con il chatbot diventa ancora più personale, con l'opportunità per gli utenti di riprendere la conversazione con Bing da dove è stata lasciata l'ultima volta, anche dopo aver spento il computer o chiuso l'app. L'obiettivo annunciato, è quello di avvicinare sempre più il software all'interazione umana, così che possa riconoscere le persone che ha davanti, adattandosi ad esse. La conferma arriva dallo stesso Yusuf Mehdi: "Nel corso del tempo, valuteremo la possibilità di rendere le chat maggiormente personalizzate, inserendo il contesto di una discussione precedente nelle nuove conversazioni".