Autoritratto di un Mito
Mostra Venaria e' atto amore per Leonardo
30 novembre, 22:38(di Barbara Beccaria)
La mostra su ''Leonardo. Il genio e il Mito'', aperta alla Reggia di Venaria fino al 29 gennaio, ultimo grande evento realizzato in Piemonte per i 150 anni dell' Unita' d'Italia, non e' solo l'esposizione del celebre Autoritratto, ma un autoritratto dell'opera stessa di Leonardo, e anche un atto d'amore per il suo genio. Lo affermano due curatori della mostra, Paola Salvi e Carlo Pedretti, docente di studi vinciani all' Universita' di California di Los Angeles.
''Questa mostra, densa di novita' e realizzata in questo luogo di straordinaria e italica bellezza, con l'allestimento di un Premio Oscar come Dante Ferretti - ha detto Pedretti - e' una sorta di introduzione alla grande esposizione che si terra' il 2 maggio del 2019 ad Amboise, in Francia, per i 500 anni dalla morte di Leonardo, dove mi auguro proprio ci sara' anche l'Autoritratto di Torino''.
Vi sono esposti, infatti, oltre al celebre Autoritratto, custodito alla Biblioteca Reale di Torino ed eccezionalmente spostato a Venaria dopo che gli esperti e il ministro Giancarlo Galan lo hanno consentito, una trentina di disegni originali a alcuni scritti legati all'Autoritratto e a Leonardo. Ovvero un mondo intero di uomini di cultura dell'antichita', ma anche di oggi (come Marcel Duchamp con la sua ''Gioconda con i baffi'', e Andy Warhol con la sua ''Ultima cena'') ammaliati dalla disarmante intelligenza di Leonardo.
A tagliare il nastro della mostra, per la quale sono gia' arrivati da ogni parte del mondo 25.000 prenotazioni, c'erano, oltre al sindaco di Torino, Piero Fassino, il governatore del Piemonte, Roberto Cota, e i vertici della Reggia, il presidente Fabrizio Del Noce e il direttore Alberto Vanelli, numerosi esperti tra cui si puo' annoverare Piero Angela.
Il celebre conduttore televisivo e divulgatore scientifico ha preparato per la mostra una delle sue parti destinate ad avere il massimo successo di pubblico, un video di circa 10 minuti, diviso in due parti, uno all'inizio, l'altro alla fine del percorso, in cui, grazie alla collaborazione dei carabinieri del Ris di Roma tra cui il capitano chirurgo plastico Giorgio Giovannelli, e al grafico Gianni Stillitano, si ricostruisce il percorso di ringiovanimento del volto di Leonardo. Un procedimento straordinario e spettacolare che regala, alla fine, quello che probabilmente era il volto di Leonardo da giovane, prima che la vecchiaia, l'ictus, le malattie, la probabile caduta di denti, portassero a quei tratti pesanti riportati nell' Autoritratto di Torino.
Ma non e' finita qui: i caratteri del volto cosi' ringiovanito coincidono perfettamente con quelli del volto scoperto da Piero Angela tra le righe di una pagina del ''Codice sul volo degli uccelli'', una scoperta nella scoperta.
''Questa mostra - ha commentato il sindaco Fassino, tra il pubblico di oggi - e' di grande eccellenza, capace di coniugare scienza e arte, rigore e spettacolarita'. Una mostra nel segno della nuova vocazione di Torino di citta' di grande cultura, un bagaglio consolidatosi ulteriormente con le celebrazioni per i 150 anni dell'Unita' d'Italia''.
IN VOLO VERSO MARTE Sta volando verso Marte anche Leonardo da Vinci, insieme al rover Curiosity partito il 26 novembre con la missione della Nasa Mars Science Laboratory (Msl). A bordo del rover si trova infatti un carico molto speciale: un chip che contiene il Codice di Volo e l'autoritratto di Leonardo.
Arte e scienza italiane sono cosi' dirette al pianeta rosso, grazie all'iniziativa lanciata da Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Tg della Rai Leonardo e Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa. ''L'Italia partecipa a questa missione con la sua scienza rinascimentale e con un'opera che ha un grande valore simbolico'', ha rilevato il presidente dell'Asi, Enrico Saggese.
''Il Codice del Volo - ha aggiunto - e' una sintesi della scienza di Leonardo da Vinci e ha aperto la strada allo studio scientifico del volo. Siamo molto orgogliosi che siano a bordo di questa missione e ringraziamo la Nasa''.
L'idea di far volare Leonardo verso Marte a bordo di Curiosity e' nata nel corso di una puntata del Tgr Leonardo organizzata presso la presso la Biblioteca Reale di Torino e alla quale ha partecipato il direttore del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nas, Charles Elachi. Durante la trasmissione Elachi ha potuto sfogliare il Codice sul Volo degli Uccelli e poi, a una domanda della conduttrice del Tg Leonardo, Silvia Rosa Brusin, che gli ha chiesto: ''perche' non lo facciamo volare fino a Marte?'', Elachi ha subito accolto la proposta: ''e' una buona idea''.
Il Codice di Volo di Leonardo, 18 pagine contenute in un microchip e realizzate in formato digitale ad alta definizione, e' un testo simbolico, considerato il fondamento della storia del volo. Le immagini contenute nel chip che sta andando su Marte sono tratte da un quaderno del 1505, custodito nella Biblioteca Reale di Torino, e nel quale Leonardo ha disegnato e descritto non solo il volo degli uccelli, ma la sua Macchina volante.
La missione Msl, ha detto Saggese, ''e' molto importante perche' porta sulla superficie di Marte un laboratorio nel quale si cominceranno a fare analisi molto piu' complesse rispetto a quelle fatte fino ad oggi''. Il prossimo passo, ha aggiunto il presidente dell'Asi, sara' possibile nel 2018 con la missione Mars Sample Return (Msr), a bordo della quale ci saranno anche strumenti italiani e che prelevera' dei campioni del suolo di Marte, anche con delle perforazioni, per portarli sulla Terra.
(ANSA).