UN VIDEO MESSAGGIO DI FURIO BENUSSI - Lo skipper di Fast and Furio Sailing Team racconta i drammatici momenti della notte di venerdi scorso. La buona notizia è che i primi accertamenti regalano una certezza: la barca è salva e tornerà in regata. Da Ponza trasferimento a Gaeta
UN VIDEO MESSAGGIO DI FURIO BENUSSI - Lo skipper di Fast and Furio Sailing Team racconta i drammatici momenti della notte di venerdi scorso. La buona notizia è che i primi accertamenti regalano una certezza: la barca è salva e tornerà in regata. Da Ponza trasferimento a Gaeta
ARCA è salva. L'ottava vita del maxi indistruttibile, della Wild Thing del mare, apre un ennesimo capitolo. Passata la grande paura di un naufragio dai risvolti tragici, messo in sicurezza l'equipaggio e - grazie ad esso - la galleggiabilità della barca, una volta rientrata in porto a Ponza, è stata la volta dei primi controlli.
Il rischio, la seconda grande paura, era che il danno - provocato dall'avaria alla chiglia e dal "precipitare" della chiglia (come lo descrive Furio nel video messaggio social che vi riproponiamo in questa pagina) che ha sfondato paratie e scafo, aprendo una importante via d'acqua - fosse strutturale e quindi irreparabile.
Questo rischio sembra scongiurato, è questa la notizia che filtra dagli ambienti del team F&F e di ARCA SGR: il glorioso 100 piedi Wild Thing è vivo e sarà riparato. La magia del carbonio si conferma: pensate al disastro di Vestas, il VO65 finito su un reef corallino e aperta quasi in due, ebbene è stata ricostruita in cantiere innestando una nuova metà su quella rotta. Qualcosa di simile avverrà per ARCA, pure in presenza di un danno meno invasivo
L'ottimismo induce a pensare che rivedremo ARCA in regata già nel corso di questa stagione. Qualche appuntamento sarà saltato per forza di cose, ma il finale vedrà ancora il 100 piedi nero protagonista. Da Ponza, dove la barca è ancora ormeggiata, ARCA partirà nei prossimi giorni alla volta di Gaeta, dove dovrebbe svolgersi una parte dei lavori.