VENEZIA - "Per i finanziamenti del Mose c'è un nuovo interesse da parte della Bei, che dopo aver bloccato tutto, nei giorni scorsi, con una lettera datata 26 giugno, ha ripreso i rapporti con noi, iniziando a chiedere nuove documentazioni". Lo annuncia Giuseppe Fiengo, che si è aggiunto ad aprile alla squadra dei commissari del Consorzio Venezia Nuova.

"I soldi per finire le opere - fa il punto - ci sono tutti.

Quelli che mancano sono i fondi per gli interventi di compensazione, riguardo ai quali stiamo facendo un lavoro congiunto con i Ministeri dell'Ambiente e della Cultura per trovare il sistema per fare interventi sui quali la collettività veneta sia d'accordo". "La cosa più difficile - sottolinea il commissario - è avere un sistema paesaggistico che si auto-conservi, nel quale le persone devono continuare ad accedere. A complicare questo c'è il fatto che la Laguna è un posto complesso, in cui le cose ci mettono secoli per assestarsi, e non c'è molta coscienza su questo tipo di paesaggio". "Ma la Laguna - conclude Fiengo - non deve essere un posto abbandonato, è fatta di gente, che deve continuare a poterla frequentare".