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MILANO - Come Mario Balotelli un anno fa, Keisuke Honda sbarca sul pianeta Milan con l'obiettivo di raddrizzare l'asse della sua nuova squadra. ''Capisco la situazione, so che tutti si aspettano molto da me. Penso di poter fare qualcosa di speciale, di cambiare qualcosa, ho fiducia'', ha promesso il giapponese, che per prima cosa ha dismesso i propri abiti per indossare il completo ufficiale del club e raccontare tutta la sua felicità intervistato da Milan Channel. Salutato da un centinaio di tifosi e tifose urlanti alla partenza da Tokyo, il trequartista arrivato a parametro zero dopo la scadenza del contratto con il Cska Mosca, dopo 12 ore di volo (''Ho dormito molto'') è atterrato assieme al fratello Hiroyuki attorno alle 18.15, accolto dal direttore organizzativo del Milan Umberto Gandini e dal procuratore Ernesto Bronzetti, mediatore qualche settimana fa anche nella trattativa che per Adil Rami. ''Guardavo sempre il Milan in tv, sono davvero felice di essere arrivato: il Milan è una leggenda, il mio sogno che diventa realtà'', ha spiegato Honda, primo giapponese della storia rossonera, il secondo operativo a Milano dopo l'interista Yuto Nagatomo. ''Il mio amico Nagatomo mi ha dato qualche consiglio sull'Italia e su Milano - ha rivelato il trequartista, capelli biondo platino e occhiali da sole, prima di uscire dallo scalo attraversando una folla di giornalisti, operatori tv, fotografi, tifosi e curiosi -. Sono pronto per giocare e non vedo l'ora di farlo con i miei nuovi compagni, sono grandi giocatori e mi devo preparare. Il calcio è la mia vita, prima di tutto devo giocare bene. Dove? Io voglio fare gol e servire assist, non importa dove ma in attacco''.