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TORINO - Il nome scelto per la 35/esima edizione - Odissea - dice tutto. Parte il 5 gennaio la Dakar 2014, il rally off-road più famoso, affascinante e duro al mondo. Che è anche la corsa più lunga - il percorso varia dagli 8.734 chilometri per la moto e i quad, ai 9.188 per i camion, ai 9.734 per le auto - e la più 'alta', visto che una parte della carovana salirà ai 3.600 metri di altitudine del Lago salato Uyun, in Bolivia. "Abbiamo aumentato di uno-due livelli il grado di difficoltà della corsa rispetto all'anno scorso - dice David Castera, Sports Director del raid - con una media di 50 chilometri in più da percorrere al giorno".
Da Rosario, Argentina, a Valparaiso, Cile, dove si chiuderà il 18 gennaio, passando appunto, prima volta nella storia, in Bolivia: la Dakar, la sesta che si svolge in Sudamerica, dove ha trovato casa dal 2009, si annuncia come la più spettacolare e impegnativa di sempre. Un mix di adrenalina, avventura, rischio, abilità e strategia. In gara 440 mezzi, tra moto, quad, auto e camion, e oltre 700 piloti.
Il percorso sarà differente per circa 2mila chilometri, novità di quest'anno, per moto e quad da un lato e auto e camion dall'altro. Soltanto il 60% sarà comune: auto e camion salteranno il passaggio in Bolivia e, dopo il giorno di riposo (previsto l'11 gennaio), effettueranno un anello con partenza e arrivo a Salta. Questioni, soprattutto, di sicurezza.
Ci saranno anche due tappe 'Marathon'. Sono in calendario tra il 7 e l'8 gennaio e tra il 12 e il 13 gennaio: i veicoli in gara, nelle sere di sosta intermedie, dovranno fermarsi in parco chiuso e i piloti non potranno avvalersi dei loro equipaggi di assistenza ma solo dell'aiuto degli altri concorrenti per intervenire sui mezzi.
In gara tanta Italia. Soprattutto sulle due ruote: 14 piloti, con Alessandro Botturi, ottavo nell'edizione 2012, in prima fila. Tra i camion punta al successo Iveco con Gerard De Rooy, alla guida di un Iveco Powerstar, accompagnato dai compagni di team Hans Stacey, al volante di un Trakker Evolution 3, Pep Vila e Jo Adua, entrambi su Trakker Evolution 2. Favoriti nelle moto il campione uscente Cyryl Despres su Yamaha (già 5 vittorie per lui in carriera), insidiato dallo spagnolo Marc Comà (Ktm) al rientro dopo lo stop nel 2013.
Sarà Francia-Spagna anche nelle auto: il transalpino Stephane Peterhansel, già 11 successi all'attivo, alla guida di una Mini, se la vedrà con lo spagnolo Carlos Sainz, anche lui al grande ritorno. Senza dimenticare il principe del Qatar, Nasser Al-Attiyah, e il sudafricano Giniel De Villiers (Toyota). Tra i quad in pole position l'argentino Marcos Patronelli.
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