"La nostra Costituzione, nata
dalla Resistenza, è una Costituzione di pace. L'Italia un tempo
non era complice di Israele. Quando c'era il presidente Pertini,
quando c'erano Aldo Moro, Berlinguer, ma anche Craxi e
Andreotti, l'Italia operava nel Mediterraneo e nel Medio Oriente
per la pace tra popoli e per il dialogo e non si schierava a
favore dei bombardamenti. Purtroppo oggi abbiamo una politica
che in un anno non è riuscita a scrivere una riga di condanna
dei crimini di Netanyahu". Lo ha affermato il segretario di
Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, oggi a Pescara dove ha
partecipato alla catena umana "per dire no al bombardamento del
Libano, no al genocidio a Gaza, per dire 'fermatevi siamo
sull'orlo della guerra'. Non vogliamo che il nostro Paese - ha
detto - sia complice del genocidio che Netanyahu sta portando
avanti contro il popolo palestinese".
Acerbo ha ricordato che secondo la rivista internazionale The
Lancet "a Gaza sono state ammazzate finora 186mila persone, "e
sono stime risalenti a luglio. Purtroppo l'Italia è uno dei
Paesi che fornisce armi a Israele, siamo legati da un accordo di
cooperazione economica".
In occasione dell'appuntamento di oggi, al quale hanno
aderito la Cgil e una quarantina di associazioni del territorio,
Acerbo ha anche invitato a una grande manifestazione "il 22, il
23 e il 24 ottobre, date del G7 a Pescara dove arriveranno i
ministri dei Paesi del G7, Paesi complici del genocidio a Gaza.
Sarà bene scendere in piazza per chiedere pace, trattativa e
cessate il fuoco".
"Per essere una catena umana organizzata in 48 ore mi sembra
una buona risposta quella di Pescara - ha detto Acerbo a
proposito dei quasi 300 partecipanti - Spero che saremo ancora
di più in occasione del G7, che tutto l'Abruzzo scenda in
piazza, tutte le persone di sentimenti di pace, a prescindere
dalle convinzioni politiche".
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