"La cementificazione del litorale
abruzzese e in particolare della rinomata Costa dei Trabocchi
continua senza sosta: sul promontorio dell'Acquabella a Ortona
presto spunteranno ben 10 edifici a 2 piani, un ristorante, 2
piscine. Migliaia e migliaia di metri cubi di cemento su un'area
complessiva di circa 12.000 mq oggi coperta da olivi". A
rivelarlo Italia Nostra, Ortona Sostenibile, il Coordinamento
TuViva, il Forum H2O, l'associazione Storia Patria di Ortona e
la Scuola San Giorgio coop sociale che sollevano "forti dubbi
sull'operato degli enti preposti sulle autorizzazioni di quello
che viene presentato come un Villaggio Turistico, in
considerazione di quanto emerso con un accesso agli atti".
Considerato che la "colata di cemento" dovrebbe sorgere "in
un'area adiacente alla Riserva Regionale dell'Acquabella,
esattamente all'interno di una zona proposta dal Consiglio
Comunale per essere inserita nella rete Natura 2000 come Sito di
Interesse Comunitario (SIC) nell'ambito del progetto Life Nature
"Calliope" finanziato dalla Regione Abruzzo costato 1.928.505
euro per studi e attività di conservazione della Natura", gli
ambientalisti parlano di "un vero controsenso" ed auspicano "una
chiara presa di posizione dei soggetti che hanno beneficiato di
questi fondi".
"Il progetto - dicono - non solo minerà la bellezza residua
di un territorio già sin parte trasformato ma interferirà
negativamente anche con un luogo di altissimo valore storico e
simbolico: il Cimitero Canadese, eretto a ricordo dei caduti
della Battaglia di Ortona durante la Seconda Guerra Mondiale e
situato nel verde a soli circa 200 metri dall'area che verrà
stravolta dal progetto".
Nel parlare di "contraddizioni amministrative inaccettabili" e
nel criticare il comportamento del Comune, gli ambientalisti
parlano di "un consumo di suolo inarrestabile e insostenibile
alla faccia degli allarmi di Ispra", che pochi giorni fa ha
presentato "dati allarmanti".
"Invitiamo gli enti competenti, a tutti i livelli, a
intervenire per sospendere il progetto e verificare la
regolarità delle autorizzazioni. Inoltre, occorre ripensare
l'offerta turistica alla luce delle nuove tendenze, promuovendo
progetti che rispettino il territorio e rispondano alle esigenze
attuali di sostenibilità e autenticità. Siamo certi che
prenderanno immediatamente posizione anche associazioni e
consulenti che collaborano con il Comune di Ortona per la
gestione della confinante Riserva naturale dell'Acquabella e la
promozione della tutela della Natura. Non possiamo permettere
che interessi privati prevalgano sul bene comune e sulla memoria
storica. Fermare questo progetto - concludono le associazioni -
significa proteggere il nostro paesaggio, la nostra identità e
il rispetto per i sacrifici del passato, garantendo un futuro
sostenibile e dignitoso per le generazioni a venire".
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