Relativamente bassa la mortalità
evitabile, infantile, dovuta a incidenti stradali e per tumori,
ma resta alta quella per demenze e malattie del sistema nervoso
tra gli over 64.
Sono dati relativi a un'analisi del benessere equo e
sostenibile (Bes) in Abruzzo, il cui aggiornamento relativo al
2024 è stato pubblicato dall'Istat lo scorso 24 novembre e
divulgato dal Cresa. L'analisi è condotta attraverso l'esame di
11 domini: salute, istruzione e lavoro, lavoro e conciliazione
dei tempi di vita, economia, relazioni sociali, politica e
istituzioni, sicurezza, paesaggio e cultura, ambiente,
innovazione, ricerca e creatività, e servizi. Decisamente
inferiori all'Italia e al Meridione le incidenze tra i residenti
in Abruzzo dei decessi per cause evitabili (19‱ tra 0 e 74
anni), della mortalità infantile (2,3‰ nati vivi), per incidenti
stradali (0,4‱ tra i 15 e i 34 anni) e per tumore (7,2‱ tra i 20
e i 64 anni). Al contrario, il peso tra la popolazione anziana
della mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso
(35,4‱) è elevato. Valori intermedi tra i due livelli
territoriali assume la speranza di vita alla nascita (83 anni).
Tra le province emergono per la maggiore speranza di vita
Pescara (83,5 anni) e Teramo (83,5 anni); quest'ultima è anche
l'unica ad aver recuperato il valore pre-pandemico.
Per quanto riguarda le cause di mortalità, i migliori valori
sono per la mortalità evitabile a Teramo e Chieti (entrambe
17,7‱), per quella infantile a Pescara (1,4‰), per quella da
incidenti stradali a Chieti e L'Aquila (0,3‱), che riporta anche
le minori incidenze dei decessi da tumore (6,3‱) e da malattie
del sistema nervoso (28,5‱). Rispetto al 2019, la regione mostra
nell'ultimo anno preso in considerazione un peggioramento più
intenso del Meridione e dell'Italia della speranza di vita alla
nascita, in aumento solo a Teramo, e andamenti migliori della
mortalità per tutte le cause esaminate, anche se quella
evitabile è comunque in crescita in tutto il territorio
regionale. L'Aquila è la provincia che riporta le più diffuse
flessioni della mortalità, mentre a Chieti si registra una
diminuzione della sola incidenza dei decessi per incidenti
stradali, e a Teramo e Pescara delle morti per tumore e per
demenze e malattie del sistema nervoso.
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