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In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
"Le donazioni nella zona del
centro sud non sono moltissime, c'è sempre una difficoltà a
reperire le cornee. Eventi come quello di oggi sono importanti
per sensibilizzare maggiormente tutta la popolazione. Tante
altre persone possono tornare a vedere, come accaduto, con gli
occhi di Chiara, grazie alla sensibilità dei suoi genitori che
hanno assecondato il desiderio della loro figlia". Così il
dottor Germano Genitti, primario del reparto di Oculistica e
direttore della Banca degli occhi dell'ospedale San Salvatore
dell'Aquila, centro di riferimento regionale per Abruzzo e
Molise, sulla tappa aquilana di "In viaggio con gli Occhi di
Chiara", il tour in bicicletta per sensibilizzare alla donazione
organi e tessuti che si è svolta oggi all'Aquila. Nel
capoluogo regionale sono arrivati in bicicletta Giuseppe
Rizzotto e Orsolina Zanin, gli zii di Chiara Munaro, morta tre
anni fa, a soli 21 anni, a causa di un male incurabile, insieme
a tre amici che li hanno accompagnati per un tratto del
percorso. A L'Aquila, anche i genitori di Chiara, Michela
Rizzotto e Leonardo Munaro, che hanno deciso di donare le cornee
della loro unica figlia, e hanno poi fondato l'associazione Ciao
Chiara, per favorire con varie iniziative la cultura delle
donazioni. Ad accoglierli, davanti all'Edificio 2, ingresso C
dell'ospedale San Salvatore, oltre al dottor Genitti, la
dottoressa Giovanna Micolucci, direttore Sanitario del polo
ospedaliero, la dottoressa Daniela Maccarone, coordinatrice
regionale Trapianti - Abruzzo e Molise, e i medici e infermieri
del reparto di oculistica e della Banca degli Occhi. Il dottor
Genitti, inoltre, riguardo la sensibilizzazione al tema della
donazione e sull'attività della banca degli Occhi dell'Aquila ha
sottolineato: "Nonostante le difficoltà, in questi venti anni di
attività della Banca degli Occhi abbiamo processato migliaia di
cornee nei tempi migliori, riusciamo ad avere circa 200 cornee
l'anno e inviamo tante cornee per trapianti in tutta Italia.
Questa mattina, per esempio, abbiamo inviato con urgenza una
cornea all'ospedale di Pescara e una all'ospedale di Chieti. Ma
qui abbiamo molti lavori che completano la nostra attività di
sensibilizzazione: oltre ad un valido reparto oculistico,
processiamo anche la membrana amniotica". Emozionata la mamma
di Chiara, Michela Rizzotto, che questa mattina ha raccontato la
storia di sua figlia, sottolineando l'importanza degli incontri
del 'viaggio di Chiara': "Gli incontri con le Banche degli
occhi, anche qui a L'Aquila, sono stati meravigliosi e li
ringrazio tutti. Giornate come quella di oggi sono fondamentali,
oltre che per far viaggiare il ricordo e la vita di Chiara,
anche per far capire alle persone l'importanza di dare la
possibilità a qualcun altro di migliorare o di continuare a
vivere. Chiara ha potuto donare solo le sue cornee, ma senza
terapie oncologiche si può donare molto di più: quella che noi
abbiamo è solo una macchina per il nostro percorso terreno.
Donare è un atto d'amore, lasciare andare un proprio caro è
difficile, ma siamo consapevoli che nella vita bisogna avere la
forza di trovare gli aspetti positivi anche nelle tragedie".
(SEGUE).
In collaborazione con ASL 1 ABRUZZO
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