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In evidenza
In evidenza
In collaborazione con Comune dell'Aquila
Sono stati presentati i
collaboratori che parteciperanno alla redazione del Piano
urbanistico comunale (Puc) dell'Aquila, la nuova denominazione
dello strumento di governo del territorio che ha preso il posto
del piano regolatore. I consulenti della struttura sono
Pierluigi Mantini (aquilano, docente di diritto urbanistico da
oltre trenta anni nell'Università di Firenze e poi nel
Politecnico di Milano), i professori dell'università dell'Aquila
Marcello Di Risio, Donato Di Ludovico, Alessandro Marucci e
Francesco Zullo e il professionista Domenico Cimini.
"Abbiamo voluto farci supportare da personalità di elevato
spessore nel percorso che ridisegnerà l'assetto del territorio
del capoluogo abruzzese - hanno spiegato a margine della
presentazione il sindaco Pierluigi Biondi e l'assessore
all'Urbanistica, Francesco De Santis -. La legge regionale 58
del 2023 ci impone di provvedere alla perimetrazione del
territorio urbanizzato attraverso un primo momento di
riflessione e di attenta analisi del comune e, con l'ausilio di
questi professionisti nei vari campi di interesse urbanistico,
potremo svolgere tale compito con la massima efficacia".
Biondi e De Santis hanno inoltre precisato che i
collaboratori in questione "hanno la missione di elaborare un
Piano sicuro, sostenibile, ma soprattutto - hanno proseguito -
agile e in grado di favorire coloro che avranno l'intenzione di
riqualificare e di investire in città e nel territorio
comunale".
Il sindaco e l'assessore all'Urbanistica hanno ricordato come
l'amministrazione comunale dell'Aquila abbia messo in campo da
subito "le azioni necessarie per ottenere gli elementi di
valutazione sulla sicurezza del territorio. A dicembre - hanno
osservato - avremo la microzonazione di primo e terzo livello
sull'intero territorio comunale, grazie al lavoro dell'Istituto
nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), che andrà a
costituire il tessuto su cui verrà impostata la futura
pianificazione, perimetrando le aree dove non sarà possibile
costruire in quanto zone ad elevato rischio sismico. L'altra
missione è la riduzione di consumo di suolo, anticipato con il
bando verde per la retrocessione di terreni edificabili ad
agricolo e rispetto dell'abitato; ne consegue che il primo input
è quello di rigenerare l'esistente e di non costruire in modo
dissennato e invadente".
"Un piano che pensi allo sviluppo della città - hanno
concluso il sindaco Biondi e l'assessore De Santis - non può
certo rimanere ancorato allo scenario degli anni '70, epoca di
stesura del vecchio documento urbanistico. Anche per questo la
strategia principale che perseguiremo sarà quella del confronto
e del coinvolgimento di tutte le parti attive della società:
amministrazioni, stakeholder di vario genere e così via".
"Sarà un piano urbanistico di nuova generazione - ha
commentato il professor Pierluigi Mantini - con meno vincoli e
più progetti, un esempio della nuova stagione della
rigenerazione urbana. L'Aquila è ai primi posti nelle
statistiche nazionali per esubero di patrimonio edilizio
esistente in rapporto alla popolazione insediata, non serve
un'urbanistica di espansione, occorre riordinare, riqualificare,
rigenerare, semplificare. Il piano urbanistico tende a
restituire valore alle case e ai luoghi di vita e di lavoro
degli aquilani, anche in termini economici, per fare della
città, come nella sua identità, una piccola capitale di storia,
cultura e natura, con importanti uffici e lo sviluppo crescente
dell'economia circolare. Sarà un piano interamente digitale,
consultabile dai cittadini sul proprio telefono".
In collaborazione con Comune dell'Aquila
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