La partecipazione è al centro del
nuovo accordo sigalto da Saipem con i sindacati. Lo si legge in
una nota congiunta sottoscritta dall'azienda e dalle
organizzazioni sindacali di categoria Filctem-Cgil, Femca-Cisl e
Uiltec-Uil Saipem in cui viene sottolineato che l'accordo che
definisce "un nuovo modello di relazioni industriali basato
sull'inclusione e la partecipazione attiva delle persone,
considerata un fattore strategico per il raggiungimento degli
obiettivi di business
dell'azienda".
L'accordo, che viene definito "unico nel suo genere", si basa
sulla convinzione che "un sistema di relazioni industriali
maggiormente partecipativo, costruito sulla centralità delle
persone, contribuisca al mantenimento e al rafforzamento della
posizione di Saipem come leader nel settore dell'energia e delle
infrastrutture e favorisca la possibilità di cogliere le
opportunità di business, in un mercato improntato alla
transizione energetica e alla trasformazione digitale". Ambiti,
questi ultimi, su cui il gruppo si dice "attivamente impegnato".
L'accordo prevede 3 livelli di interlocuzione: partecipazione
e
informazione, consultazione e confronto, negoziazione e
contrattazione, anche in coerenza con quanto
previsto dalla contrattazione collettiva vigente.
L'accordo prevede, inoltre, la costituzione di un Comitato
Aziendale Paritetico Saipem (Caps) per discutere di "aspetti e
contenuti anche tecnici". Voluto fortemente da Saipem e dai
sindacati ha lo scopo "rafforzare una cultura partecipativa
nutrita da confronto e dialogo costanti". Tra i temi previsti:
formazione, parità di genere e intergenerazionale, salute e
sicurezza, tutela dell'ambiente, welfare e modalità di lavoro.
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