L'agenda 2030, il digital divide, il
'libretto universitario nazionale' ma anche il rapporto tra
università e mondo del lavoro e la necessità di più educazione
civica. Sono alcune delle istanze emerse oggi nel corso della
maratona digitale dell'edizione speciale di Visionary Days
'Quale futuro' promossa dal ministro delle Politiche giovanili
Vincenzo Spadafora che ha coinvolto 400 ragazzi, selezionati da
Ipsos, in videocollegamento da tutta Italia.
Un 'brainstorming collettivo' dalle 11 alle 18, aperto dal
presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha visto la
partecipazione di speaker come Alberto Angela, Lavinia
Biagiotti, Vincenzo Novari e Chiara Saraceno. I ragazzi, in
plenaria e in piccoli gruppi, hanno affrontato quattro temi:
Pianeta, Partecipazione, Percorsi, Incontro. L'idea del ministro
è quella di raccogliere le sollecitazioni dei giovani e portarle
in Consiglio dei Ministri per tradurle in azioni concrete di
governo.
Nel corso dell'iniziativa il dg dell'Agenzia Nazionale per i
Giovani Domenico De Maio ha annunciato inoltre un bando pubblico
da 550 mila euro per rafforzare 'Ang inRadio', il network
istituzionale dell'Ang. "Sul tema 'pianeta' - ha spiegato il
ministro a conclusione dei lavori - i ragazzi chiedono di essere
più informati sull'agenda 2030, vogliono capirne di più. Poi lo
smartworking legato all'ambiente: continuare a praticarlo, per
incidere positivamente sui temi ambientali".
Altro tema "la riqualificazione degli spazi per fare
attività. Noi abbiamo attivato il bando 'Fermenti' e a ottobre
partiranno 70 luoghi dove fare attività concrete. Infine, il
credito di imposta green, se ci sono già dei benefici". Riguardo
al macrotema 'partecipazione', i giovani chiedono di fare di più
sulla "copertura internet e su come diminuire il divario tra
istituzioni e giovani. Sono poi rimasto colpito - ha detto
ancora Spadafora - dalla richiesta di educazione civica nelle
scuole. Che i ragazzi sentano il bisogno di questo è molto
bello.
Poi, come aiutare a diminuire il divario tra ragazzi che
vivono in città e in provincia". Capitolo 'incontro': "E' venuta
fuori una cosa bellissima: il libretto universitario nazionale -
ha spiegato il ministro - cioè la possibilità di dare qualche
esame in una università italiana diversa dalla propria. Bello,
ma non facile. Infine tutelare i lavoratori atipici, produrre
più prodotti digitali, e creare abbonamenti per questi prodotti
digitali.
Servono soldi ma è un tema interessante". E poi i 'percorsi':
"C'è il tema classico e mai risolto del rapporto tra università
e mondo del lavoro, e il 'ritorno dei cervelli', e poi la
richiesta di sburocratizzare la Pa per attivare nuovi progetti".
"Abbiamo raccolto queste importanti sollecitazioni - ha concluso
il ministro - Oggi si è concretizzata una aspirazione. Grazie di
cuore a tutti: i ragazzi ci hanno aiutato a scrivere un pezzo
di storia. Ringrazio il presidente Mattarella per aver dato
avvio a questa incredibile giornata".
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