/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Isole artificiali e autosufficienti contro la 'fame di terra'

Isole artificiali e autosufficienti contro la 'fame di terra'

Progetto europeo coordinato dall'Ateneo di Firenze

FIRENZE, 17 giugno 2024, 12:30

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Combattere la 'fame di terra' attraverso la creazione di isole artificiali e autosufficienti.
    È il progetto europeo 'Sustainable, Reliable, and Socially Acceptable Modular Floating Islands for Multi-use Offshore Spaces' (Famos), coordinato da Lorenzo Cappietti, docente del dipartimento di ingegneria civile e ambientale (Dicea) del'Ateneo fiorentino, partito in questi giorni. Oltre a Unifi, partecipano alla ricerca University of Adger (Norvegia), Jagiellonian University (Polonia) e University of Cyprus (Cipro).
    Il progetto parte dal presupposto che i mari svolgano un ruolo cruciale per sopperire alla 'fame di spazio" generata da sovrappopolamento e conseguente carenza di terre abitabili.
    Famos propone e sviluppa i concetti innovativi di isole galleggianti modulari per siti marittimi offshore, in acque relativamente profonde e completamente esposti all'azione dei moti ondosi. Si svolgerà principalmente in Grecia, Italia, Polonia e Norvegia, così da esplorare l'Ue dai confini meridionali a quelli settentrionali. "Il passo in avanti che il progetto intende compiere - spiega Cappietti - è realizzare una tecnologia che permetta lo sfruttamento di aree marine lontane dalla costa in alti fondali, completamente esposte a moti ondosi potenzialmente devastanti. Famos intende contribuire a questa priorità sviluppando una nuova proposta tecnica per realizzare aree marine offshore multiuso. Dal nostro punto di vista, in questa prospettiva emergono due domande cruciali: l'umanità è pronta a vivere sulla superficie dell'oceano per far fronte alla mancanza di risorse utilizzabili? Come possiamo creare spazi offshore multiuso sostenibili, affidabili e socialmente accettabili?". L'ipotesi tecnica principale di Famos si fonda su mega strutture galleggianti: appare più sostenibile, rispetto all'utilizzo di strutture appoggiate sul fondo, sia in termini ambientali che economici soprattutto nel caso dell'esplorazione di aree marine lontane da costa e in alti fondali. Per far fronte alla produzione idrica, energetica e alimentare e alla necessità di spazio per attività sociali e produttive, alcune isole saranno 'specializzate' in determinati compiti. Famos ha una durata di 36 mesi e un budget di 1.200.000 di euro. Fa parte della Sustainable blue economy partnership, partenariato internazionale istituito dalla Commissione europea: coordinato da Italia e Norvegia, è dedicato alla tutela di oceani, biodiversità e risorse ambientali marine, per conciliare ecologia e sviluppo.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza