"Non ha alcun senso pretendere che il
G7 non possa aprire la strada su azioni climatiche più
coraggiose. Non c'è alcuna ragione perché questo forum, che
comprende le maggior economie sviluppate del mondo, non possa
collaborare per fare progressi più audaci, che spingano quanto
possibile nell'ambito dei negoziati globali sul clima". Lo ha
detto il segretario generale dell'Unfccc, l'agenzia dell'Onu per
il clima, Simon Stiell, nel suo intervento al G7 Clima, Energia
e Ambiente a Torino.
"Sento spesso in forum come questi - ha proseguito Stiell -
la frase 'non possiamo andare troppo avanti, per paura di
decidere già il risultato del processo dell'Unfccc' (cioè le
Cop, le conferenze annuali dell'Onu sul clima, n.d.r.)". Per il
segretario, "che il G7 guidi in prima fila, in particolare
attraverso tagli delle emissioni molto più profondi e una
migliore e maggiore finanza climatica quest'anno, non è solo
interamente fattibile. E' essenziale, se vogliamo evitare un
disastro economico globale".
"Poiché siamo in Italia, e il Giro d'Italia sta per partire -
ha proseguito Stiell - userò un'analogia col ciclismo. Voi
ministri del clima dovete stare in testa, ma il gruppo deve
essere formato da tutti i ministri del governo, che lavorano
insieme per spingere l'azione climatica su un rapporto più
alto".
"I ministri delle Finanze e del Tesoro saranno cruciali - ha
detto ancora Stiell -. Possiamo tenere sotto controlla la crisi
climatica soltanto se questi considerano come loro 'core
business' nuovi e coraggiosi Ndc (National Determined
Contributions, gli impegni nazionali per il clima, n.d.r.) e un
balzo enorme nella finanza climatica. Così, se posso essere
franco, 'difficili condizioni di bilancio' non è una scusa
accettabile per non prendere nuovi e sostanziali impegni di
finanza pubblica climatica".
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