In Italia le persone con più di 15
anni che hanno limitazioni sensoriali gravi e plurime alla vista
e all'udito sono 100mila, pari allo 0,2% della popolazione e
salgono a 262 mila coloro che hanno contemporaneamente
limitazioni di tipo motorio (lo 0,5% della popolazione), mentre
in Europa la sordocecità colpisce 656mila persone (lo 0,2% della
popolazione residente e lo 0,6% degli anziani) cifra che arriva
a oltre 1 milione e 400mila persone (lo 0,3% della popolazione,
il 2,5% per gli anziani).se si aggiungono anche coloro che hanno
limitazioni motorie.
In Italia il 67,6% delle persone sordocieche è donna, il 61%
ha oltre 65 anni di età e una persona su 4 (25,8%) vive da sola.
La maggior parte ha titoli di studio più bassi rispetto al
resto della popolazione, circa una persona su 2 ha solo la
licenza elementare (56%), di conseguenza, una capacità di
reddito inferiore. Infatti, in relazione alle condizioni
economiche, il 23% di queste persone si colloca sotto il 1°
quintile di reddito, mentre il 18% tra il 1° e il 2°, ovvero tra
le fasce più povere della popolazione. Solo il 26% dichiara di
essere occupato e il 6% si dichiara inabile al lavoro. È quanto
emerge dal "Nuovo studio sulla popolazione di persone
sordocieche, con disabilità sensoriali e plurime in condizioni
di gravità", alla sua seconda edizione, commissionato dalla
Fondazione Lega del Filo d'Oro Onlus e realizzato dall'Istat.
. La ricerca inedita è stata presentata alla Camera dei
Deputati, alla presenza tra gli altri del ministro per la
disabilità. Alessandra Locatelli, del presidente della
Fondazione Lega del Filo d'Oro Onlus Rossano Bartoli, del
presidente Istat Gian Carlo Blangiardo.
Sul livello di autonomia nelle attività quotidiane, se si
analizza il sottogruppo dei 65 anni e più, emerge che il 43,5%
riscontra difficoltà gravi nelle attività domestiche, mentre il
restante 16,1% dichiara di avere almeno una difficoltà grave sia
nelle attività di cura personale che nelle attività domestiche.
Inoltre, tra coloro che dichiarano di avere almeno una
difficoltà moderata o grave nelle attività di cura personale,
quasi 4 persone su 10 (37,5%) denunciano una mancanza di aiuto,
cifra che sale a una persona su due tra coloro che dichiarano
invece di avere almeno una difficoltà moderata o grave
nell'attività domestica.
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