"La Legge 112/2016 è uno strumento
utile e innovativo che ha permesso l'avvio di tanti progetti ed
esperienze di vita autonoma sul nostro territorio. Tante persone
con disabilità e le loro famiglie hanno scelto di costruire un
progetto di vita e di finanziarlo attraverso la ricomposizione
delle risorse. Capisco i rilievi fatti dalla Corte dei Conti ma
non stiamo parlando di una semplice misura che mette a
disposizione risorse, perché non è cosi, si tratta invece della
promozione di un percorso di vita, che richiede lo sforzo e le
energie delle famiglie e dei soggetti che rappresentano la parte
sociale e sanitaria per la progettazione e per il budget di
progetto". È quanto afferma all'ANSA il ministro per le
Disabilità Alessandra Locatelli replicando alle osservazioni
della Corte dei Conti.
"La legge 112/2016 è uno strumento pro attivo che nel tempo ha
iniziato a modificare la prospettiva sull'accompagnamento alla
vita adulta per le persone con disabilità grave - aggiunge - e
che si avvale del progetto di vita per garantire ad ogni singola
persona la realizzazione di un percorso personalizzato. Alcune
delle criticità nella rendicontazione e nel monitoraggio delle
risorse del 'Fondo Dopo di noi' ci sono note, ci attiveremo per
sostenere i territori nella promozione e nella gestione dei
percorsi abitativi e dei progetti stessi".
"Per questa ragione - spiega il ministro Locatelli - ho
deciso di istituire un Tavolo di confronto che partirà nelle
prossime settimane e vedrà la partecipazione di tutti i
principali soggetti coinvolti nell'attuazione della norma. Oltre
al tema del monitoraggio ritengo sia arrivato il momento di
riflettere su possibili proposte di assestamento della legge,
per promuovere percorsi di vita autonoma 'durante e dopo di noi'
ampliandone le maglie e i requisiti di accesso e analizzando le
diverse esperienze maturate nel tempo sui territori, immaginando
anche percorsi sperimentali come per esempio è stato fatto da
Regione Lombardia con le persone che hanno un disturbo dello
spettro autistico".
"In linea con la Legge delega sulla disabilità e con quanto
previsto dal Pnnr - conclude il ministro - l'obiettivo è
conseguire una gestione più efficiente delle risorse, con una
migliore programmazione e verifica dei risultati, sempre
nell'ottica di sostenere concretamente le persone con disabilità
e migliorarne la qualità di vita".
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