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Talento e formazione, riparte progetto Jump di Fondazione Rui

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Talento e formazione, riparte progetto Jump di Fondazione Rui

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In collaborazione con Fondazione Rui

Aperto con un dialogo tra 300 studenti e rettore Bocconi Billari

Milano, 17 ottobre 2024, 13:07

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Fondazione Rui, progetto Jump, consegna diplomi agli studenti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Fondazione Rui, progetto Jump, consegna diplomi agli studenti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Fondazione Rui, progetto Jump, consegna diplomi agli studenti - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Fondazione Rui

Integrare il sapere accademico con i contenuti e le dinamiche proprie del mondo del lavoro, sviluppare le competenze trasversali, cognitive e manageriali e contribuire alla formazione globale dello studente: con questo obiettivi ha preso il via il nuovo anno accademico di Jump-Job University Matching Project, il percorso interdisciplinare triennale realizzato in tutte le residenze della Fondazione Rui (Residenze universitarie internazionali). L'occasione per celebrare l'avvio del progetto - aperto a tutti gli universitari - è stato l'incontro "Cambiare rotta si può - le scelte di oggi per costruire il futuro", che si è svolto presso l’Università Bocconi e che ha visto dialogare oltre 300 studenti con Francesco Billari, magnifico rettore dell’Università Bocconi e professore ordinario di demografia, e con Giuseppe Ghini, presidente di Fondazione Rui, professore ordinario di Slavistica presso l’Università degli Studi di Urbino. Ad introdurre l'incontro - incentrato sui temi di demografia, talento e sostenibilità sociale - Francesca Travaglini, direttore generale di Fondazione Rui, attiva dal 1959 con i suoi 12 collegi universitari di merito nelle principali città italiane: Milano, Roma, Genova, Bologna e Trieste. Nel corso dell'evento sono stati inoltre consegnati 62 diplomi ad altrettanti studenti provenienti da tutta Italia che hanno concluso il percorso triennale.

"Le generazioni che oggi si stanno formando saranno chiamate sempre di più a contribuire a rispondere a sfide complesse" ha dichiarato il professor Billari. "Per questo - ha continuato - dobbiamo accompagnarle lungo un percorso di crescita e sviluppo che coniughi la parte hard, l’acquisizione di conoscenza e di analisi della realtà ancorata ai dati, a quella soft ovvero allo sviluppo di competenze socio-emotive e pratiche che sono oggi indispensabili per avere successo nel mondo del lavoro. L’unione di queste due dimensioni rende gli studenti a prova di futuro e li abilita ad avere impatto sulla società". Secondo il presidente di Fondazione Rui Ghini "far crescere talenti al servizio della società" dunque "essere persone che lasciano traccia" è quello che "vorremmo venisse detto dei nostri residenti, per questo lavoriamo". “Siamo infatti convinti - ha proseguito - che per diventare professionisti validi, capaci di contribuire tramite il proprio lavoro al bene comune, sia necessario crescere integralmente come persone: con questa visione proponiamo nelle nostre residenze universitarie un progetto formativo che si concretizza nel vivere insieme, nella relazione a tu per tu con i formatori e fra gli studenti, nel senso di comunità che si genera. Tutti questi elementi caratterizzano le nostre residenze e sono al servizio dell’università in una prospettiva di complementarietà virtuosa".

Anche il direttore generale Travaglini ha sottolineato che la fondazione Rui desidera "che tutti gli ingredienti che vanno a nutrire la vita di residenza, Jump incluso, possano stimolare i giovani ad impegnarsi a fondo nello studio e a cogliere le diverse opportunità che si presentano loro, interrogandosi, crescendo nella loro sensibilità etica e sociale, aprendosi ad una dimensione interculturale e universale per contribuire, con responsabilità, alla costruzione del loro e nostro domani". Jump è aperto a studenti di tutte le aree disciplinari e viene realizzato con il contributo di docenti universitari, professionisti e manager che ne curano i moduli didattici. I contenuti si sviluppano su tre assi: soft skill, per accrescere le competenze nel campo delle relazioni, della comunicazione e dell’organizzazione attraverso casi pratici, lavori di gruppo e discussioni guidate; corsi interdisciplinari, un percorso di riflessione aperta e approfondita tra etica, antropologia e grandi tematiche di attualità, politica ed economia; percorsi tematici, in particolare di ambito giuridico, economico e medico, con un approccio orientato alla professione attraverso il metodo del ‘case study’ guidato da professionisti di settore e con la collaborazione di aziende. Proprio per fare da 'ponte' con il mondo del lavoro, a integrazione del programma triennale, per gli studenti di laurea magistrale è attivo il percorso Jump+, attività di orientamento che aiutano lo studente a sviluppare la propria identità professionale, attraverso la collaborazione con società di consulenza, di selezione del personale e aziende internazionali, e che collabora con Business School internazionali come Iese e Aese. In 20 anni Jump ha formato ogni anno oltre 450 studenti, con più di 900 ore di formazione annue erogate e oltre 130 docenti coinvolti, provenienti dal mondo accademico, manageriale e imprenditoriale. 

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