Più di 2.500 editori provenienti da 108 Paesi, circa 400 autori e 1.400 attività culturali, letterarie ed educative rivolte a tutti i pubblici compongono un programma ambizioso che comprende musica, poesia, teatro, conferenze, conferenze, laboratori e, come in tutte le fiere letterarie, scrittori 'acquisti', scrivono i media locali. Il Marocco è l'ospite d'onore dell'edizione di quest'anno.
Durante la cerimonia di apertura, il governatore di Sharjah, Sultan bin Mohammed Al Qasimi, ha sottolineato gli sforzi compiuti per continuare a far avanzare la conoscenza, diffondere la cultura e rafforzare l'arabo nel mondo. Ha anche parlato del completamento del Dizionario della lingua araba in 127 volumi, un progetto nel quale è stato coinvolto personalmente e al quale lavorano circa 700 collaboratori da sette anni. "Preservare la lingua significa anche preservare il suo popolo, la sua storia, la sua letteratura e la sua identità autentica", ha affermato il governatore. Al-Qasimi ha spiegato che questi volumi raccolgono il patrimonio linguistico, compreso il vocabolario, la poesia e i riferimenti linguistici, dall'arabo classico a quello contemporaneo.
Infine, ha annunciato un nuovo ambizioso progetto, l'Enciclopedia araba, che coprirà tutte le aree della conoscenza.
'Tutto comincia con un libro' è la frase che i visitatori troveranno scritta ai vari angoli della manifestazione. Uno slogan che riflette l'importanza dei libri come individui e come società. In questo senso, Ahmed bin Rakkad al-Ameri, direttore generale della Sharjah Book Authority è intervenuto alla cerimonia di apertura per affermare che i libri sono 'la pietra angolare del nostro presente e del nostro futuro' e 'grandi opere dell'umanità, perché 'sono pieni di saggezza'. Al-Ameri ha ricordato l'impegno dell'emirato nella promozione del libro e della conoscenza, e i suoi sforzi per difendere l'identità araba e coinvolgere le culture di tutto il mondo. (ANSAmed).
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