"Sinergie per la Pace" è un progetto internazionale cui hanno aderito molti club Rotary italiani ed esteri il cui obiettivo è creare un contraddittorio tra grandi opinion leader sui temi della pace e dell'integrazione, proponendo soluzioni concrete.
Quella di Roma è la tappa iniziale di una serie di eventi che toccherà nei prossimi mesi anche Parigi e Tunisi. "Ci siamo interrogati su come intervenire sulla realtà odierna", e "il Rotary Club ha intenzioni serie e concrete di mettere in campo le sue professionalità per costruire la pace", ha sottolineato nel suo intervento Gianni Vivona, presidente di Rotary Club Roma Sud. "Oggi è un incontro importante perché riteniamo che sia arrivato il momento di mettere in campo la società civile e agire", e "abbiamo voluto riunire illustri relatori per una riflessione da cui trarre spunti concreti", ha aggiunto.
In occasione dell'evento, è stato consegnato a Emma Bonino il Premio internazionale per la pace "Ulivo d'oro" creato da Anna Fendi. Nel suo intervento, Bonino ha sottolineato l'importanza di promuovere la pace, che "va coniugata con democrazia e libertà", e ha ricordato il difficile percorso del secondo Dopoguerra per la pace, della nascita dell'odierna Unione europea e anche dell'attuale crisi del progetto europeo. "Noi dobbiamo salvare l'Europa perché in un mondo in cui c'é Putin da una parte e Trump dall'altra, è meglio che 27 stati stiano insieme, perché ognuno alla deriva non conterà nulla", ha sottolineato Bonino. "Pare che prima gli italiani vada fortissimo, ma davvero è questo il messaggio che vogliono trasmettere ai figli? Loro l'Europa la vivono e dobbiamo incitarli su questo cammino".
Il Premio Nobel per la Pace Abdelaziz Essid ha dichiarato che formare i giovani in Africa e dare loro opportunità di trovare un lavoro è la ricetta per poter scongiurare i flussi migratori, e ha sottolineato la necessità del dialogo per superare la crisi in Libia. "Noi gente del Mediterraneo, sponda nord e sponda sud, dobbiamo pensare di risolvere questa questione libica, dobbiamo incoraggiare al dialogo i libici, per andare avanti. Non dobbiamo lasciare fare agli americani, loro sanno solo bombardare e fare guerra, e la guerra non ha mai risolto un problema, serve solo a vendere armi", ha dichiarato Essid.
Durante l'incontro, è stata inoltre presentata la campagna "Leaders for Peace" di Rondine Cittadella della Pace, un'organizzazione impegnata per la riduzione dei conflitti armati nel mondo. Leaders for Peace è stata lanciata lo scorso 10 dicembre, giorno delle celebrazioni dei 70 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, al Palazzo di Vetro di New York. Nell'occasione, l'organizzazione ha chiesto ai 193 Stati membri dell'Onu un impegno concreto per la riduzione dei conflitti armati nel mondo, a partire dell'investimento del costo simbolico di un'arma (25 mila dollari) in borse di studio per formare leader globali di pace.
L'appello, già accolto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e pubblicamente appoggiato da Papa Francesco, sarà aperto anche alla società civile che potrà supportarlo tramite la firma e la condivisione sul sito leadersforpeace.rondine.org.
(ANSAmed).
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