ROMA / NEW YORK - Gli incidenti in Libano devono finire. E' questo il messaggio che il capo delle operazioni di pace dell'Onu, Jean-Pierre Lacroix, consegna all'ANSA in una intervista in cui spiega che quanto accaduto negli ultimi giorni contro la missione Unifil "e' molto preoccupante, e chiediamo a tutte le parti di fare ogni cosa in loro potere per rispettare la sicurezza dei caschi blu".
Stamani si è aggiunta la voce della presidente del consiglio dell'Italia, Paese che contribuisce alla forza di pace con oltre 1.200 soldati, Giorgia Meloni: "L'atteggiamento delle forze israeliane è del tutto ingiustificato e palese violazione della risoluzione 1701 dell'Onu", ha dichiarato Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo. "Pur se non si sono registrate vittime o danni ingenti io penso che non si possa considerare accettabile" l'attacco di Israele all'Unifil "ed è la posizione che l'Italia ha assunto con determinazione a tutti livelli: pretendiamo che venga garantita la sicurezza dei nostri soldati sia Unifil sia nella missione bilaterale, che insieme al resto della comunità internazionale hanno contribuito per anni" alla stabilità del confine tra Israele e Libano. Bisogna "lavorare alla piena applicazione della risoluzione, rafforzando la piena capacità di Unifil e delle forze armate libanesi", ha concluso.
Lacroix, dal canto suo, ha precisato all'ANSA che gli attacchi alle forze di pace "sono contro le leggi umanitarie". E su chi evoca i crimini di guerra, spiega che ovviamente tali azioni "vanno contro tutti gli obblighi internazionali".
"Chiediamo che questi attacchi si fermino, le autorità israeliane ci hanno detto che condurranno indagini su questi incidenti, speriamo che lo facciano, ma queste azioni devono fermarsi - dice ancora - l'appello è rivolto a tutte le parti".
Lacroix ricorda come negli ultimi giorni si siano viste "espressioni di sostegno degli stati membri e dai Paesi contributori, dichiarazioni che sostengono fortemente Unifil, i quindici membri del Consiglio di Sicurezza supportano Unifil, e credo che questo sia molto positivo, io lo chiamo team Unifil".
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, riunito lunedì in serata, ha espresso "forti preoccupazioni" per gli incidenti di cui sono rimasti coinvolti caschi blu di Unifil nel Libano Meridionale. "Sullo sfondo delle ostilita' lungo la Linea Blu, i membri del Consiglio di Sicurezza esprimono forti preoccupazioni dopo che postazioni Unifil sono finite sotto tiro negli ultimi giorni", ha detto la presidente di turno del Consiglio, la Rappresentante permanente della Svizzera, Pascale Baeriswyl. I 15 membri del Consiglio di Sicurezza "riconoscono la necessita' di ulteriori misure pratiche per attuare la risoluzione 1701 che stabilisce il mandato di Unifil", ha detto ancora Baeriswyl.
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