(di Daniela Giammusso) Gabriele Lavia con 'Il padre di Strindberg' tra Firenze e Roma e Sonia Bergamasco con 'L'uomo seme' di Violette Ailhaud, a Milano; Fabrizio Falco e 'L'illusion comique' di Corneille, a Torino; e il ritorno del 'Tango glaciale' di Mario Martone a Napoli; Elisabetta Pozzi e il genocidio armeno di 'Una bestia sulla luna' di Richard Kalinoski, a Parma, e 'Il giuramento' di Claudio Fava, a Palermo: sono alcuni degli spettacoli teatrali in scena nel week end.
FIRENZE e ROMA - Dopo Brecht e Pirandello, Gabriele Lavia
torna, per la terza volta nella sua carriera, a confrontarsi con
'Il padre' di Strindberg.
In scena alla Pergola di Firenze e, da
martedì, al Quirino Gassman di Roma, il testo, su una trama in
fondo semplice - un dubbio sulla paternità della propria figlia
- racconta invece la tragedia dello sgretolarsi di ogni certezza
ontologica di un capitano di cavalleria, Adolf, davanti alle
insinuazioni di sua moglie Laura al momento di decidere
sull'educazione da impartire alla ragazza. Con Lavia, che firma
anche la regia, ci sono Federica Di Martino e poi Giusi Merli,
Gianni De Lellis, Michele Demaria, Anna Chiara Colombo, Ghennadi
Gidari, Luca Pedron. Fino al 21 gennaio; e dal 23 gennaio al 4
febbraio.
MILANO - All'indomani della prima guerra mondiale, in un
villaggio tra le montagne dell'Alta Provenza, sono morti tutti
gli uomini. Una testimone dei fatti, l'autrice Violette Ailhaud,
trova la forza per raccontare quello che è avvenuto e affida il
memoriale a un notaio con l'incarico di consegnarlo alla sua
morte alla più giovane delle sue discendenti. Così, dopo
Karenina, Il Ballo, Il Trentesimo Anno, Louise e Renée, Sonia
Bergamasco prosegue la sua esplorazione del femminile con
'L'uomo seme', per il Franco Parenti alla Triennale Teatro
dell'Arte. Un inno spiazzante alla vita, una ballata, in cui è
accompagnata dal quartetto di cantanti-attrici Faraualla e dal
musicista Rodolfo Rossi. Fino al 21 gennaio.
TORINO - Magia e spettacolo, legati dalla stessa natura:
dare l'apparenza del reale. Dopo 'Galois' di Paolo Giordano e
'Ritratto d'Italia' da Leopardi, Fabrizio Falco si tuffa nelle
pagine di Corneille e al Gobetti dirige e interpreta in prima
nazionale per 'L'illusion comique', nella nuova messa in scena
dello Stabile di Torino. Capolavoro del teatro barocco,
rappresentata per la prima volta al Théàtre du Marais di Parigi
nel 1635, la piece racconta di un padre, alla ricerca del
figlio, dei rimorsi per essere stato duro con lui e dei
tentativi per sapere se è ancora vivo. E dall'altra parte, le
peripezie del giovane, tra la prigione e l'amore per la bella
Isabella. Con Titino Carrara, Leonardo De Colle, Loris Fabiani,
Fabrizio Falco, Mariangela Granelli, Elisabetta Misasi, Massimo
Odierna, Matthieu Pastore, Maurizio Spicuzza. Fino al 4
febbraio.
NAPOLI - Nel 1982 erano Andrea Renzi, Tomas Arana e Licia
Maglietta, tutti esponenti del collettivo Falso Movimento.
Trentasei anni dopo, Mario Martone riporta in scena il suo
'Tango glaciale', in anteprima al Bellini con riallestimento a
cura di Raffaele Di Florio e Anna Redi, tutto costruito
sull'attraversamento di una casa da parte dei suoi tre abitanti.
Dal salotto alla cucina, dal tetto al giardino, dalla piscina al
bagno: un'avventura domestica, fatta di video e architetture di
luce, che si trasforma continuamente proiettandosi nel tempo e
nello spazio. E che conserva ancora oggi il suo carattere
rivoluzionario. Con Jozef Gjura, Giulia Odetto, Filippo Porro.
Fino al 28 gennaio.
PARMA - Milwaukee, 1921. Aram Tomasian è fuggito dal
genocidio armeno in cui sono stati assassinati tutti i membri
della sua famiglia. Rimasto orfano, vuole continuare la sua
discendenza in America, ricostruirsi una famiglia. Sposa per
procura una giovane armena, Seta. Ma a volte la vita prende una
strada diversa. Messo in scena in tutto il mondo e vincitore di
cinque Molières in Francia, debutta al Teatro Due ''Una bestia
sulla luna'' di Richard Kalinoski, ora interpretato da
Elisabetta Pozzi con Fulvio Pepe, Alberto Mancioppi e Luigi
Bignone. Regia di Andrea Chiodi. Fino al 24 gennaio.
PALERMO - Nel 1931 il regime impose a tutti i professori
universitari di giurare fedeltà al fascismo. Su 1200, solo in 12
rifiutarono. Ninni Bruschetta porta in scena la storia di uno di
loro, Mario Carrara, con 'Il giuramento', testo di Claudio Fava,
da venerdì al Biondo, in rappresentanza di tutti coloro che
ebbero il coraggio di dire 'no', consapevoli di andare incontro
a conseguenze pesantissime. Con David Coco, Stefania Ugomari Di
Blas, Antonio Alveario, Simone Luglio, Pietro Casano, Federico
Fiorenza, Luca Iacono, Liborio Natali, Alessandro Romano. Fino
al 28 gennaio.
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