''E' importante in questo momento sostenere gli esercenti , l'idea culturale di un cinema che va visto anche in sala non solo sulle piattaforme.
E' un rito fondamentale che bisogna mantenere, per quello che ha significato per il cinema d'arte''.
E' l'appello di Roberto
Andò, presidente della 26esima edizione di Capri,Hollywood,
festival che anche nei giorni di San Silvestro e Capodanno
invita il pubblico 'in sicurezza' con una fitta programmazione
sull'isola azzurra e a Sorrento e chiusura a Napoli il 3 gennaio
al San Carlo. Dai premi Oscar Paul Haggis e Bille August agli
italiani Sergio Rubini a Alessandro Pondi, da Angela e Marianna
Fontana a Madalina Ghenea e Daniel McVicar la presenza dei
protagonisti del festival internazionale nella 'piazzetta' o a
passeggio nella Certosa viene rilanciata e amplificata dai
social ufficiali mentre per i film c'è Mymovies.
'Per fortuna in questo periodo drammatico si lavora moltissimo,
le piattaforme hanno bisogno di contenuti - nota Andò
intervistato dal produttore del festival Pascal Vicedomini -
diciamo che c' è una alleanza dell'arte con i vaccini, i
protocolli e i tamponi, perchè il cinema è arte collettiva''.
Domani due le anteprime di rilievo: al Paradiso di Anacapri,
'Silent Night' di Camille Griffin con Keira Knightley, prodotto
da Maven di Trudie Styler e 'C'Mon C'Mon' di Mike Mills con
Joaquin Phoenix (uscita a marzo con Notorious)
all'Internazionale di Capri. A Sorrento Andò accompagna il
suo 'Il Bambino Nascosto'. ''Napoli è serbatoio di storie non
banali e talenti, è diventata anche centro produzione dove
nasce un cinema di animazione raffinato, non è solo il luogo
dell'immaginario ma anche un luogo dove rinnovare
l'immaginario'' riflette il direttore del Teatro di Napoli -
Nazionale. E sul centenario di Francesco Rosi che il festival
aprirà al San Carlo: ''E' stato un amico, un maestro, ho
cominciato con lui, a 19 anni da assistente in 'Cristo si è
fermato ad Eboli', da allora non ci siano mai più lasciati,
Carolina è come mia sorella. Ha influenzato il cinema mondiale,
Stone come Scorsese: 'Salvatore Giuliano' è ancora oggi tra i
suoi 10 film preferiti. Ha reinventato il 'cinema della
realtà' .
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