Con il concerto di Angelo Branduardi, il 19 dicembre nella Basilica di San Domenico Maggiore a Napoli, si inaugura la III edizione di "Sacro Sud", festival diretto da Enzo Avitabile.
Una rassegna di 5 concerti ad ingresso gratuito, promossa e finanziata dal Comune e organizzata da Black Tarantella, che andrà in scena in tre chiese della città fino al 6 gennaio.
Nell'ambito del progetto
Napoli Città della Musica, "Sacro Sud" accoglierà artisti
italiani e internazionali in un dialogo ispirato dalle musiche
popolari, sacre e devozionali del Mediterraneo.
Il cantautore, violinista e compositore sarà in scena con il
recital "Camminando Camminando in due"; con Branduardi ci sarà
Fabio Valdemarin, pianista di formazione classica e
polistrumentista. Insieme proporranno un concerto acustico con
brani di Branduardi, oltre a composizioni tratte da "Futuro
Antico", lavoro che indaga le musiche medievali. Tra gli ospiti
- oltre ad Avitabile protagonista di due diversi progetti
musicali, il primo con Peppe Servillo il 3 gennaio a S.Domenico
Maggiore - il pianista spagnolo Dorantes insieme col
contrabbassista francese Renaud Garcia-Fons (21 dicembre, Chiesa
di Santa Maria Donnaregina Vecchia), la cantante mongola Urna
Chahar Tugchi con il musicista e regista Luigi Cinque e il
polistrumentista Stefano Saletti con il progetto Perse/phone (27
dicembre, Chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia). In
chiusura il 6 gennaio, nella Chiesa dei Santi Alfonso M. de'
Liguori e Gerardo, nel quartiere Miano, andrà in scena il
progetto che da' il titolo alla rassegna e vede insieme
Avitabile con Gianluigi Di Fenza (chitarra), Emidio Ausiello
(percussioni) e Marco Pescosolido (violoncello). In programma la
mostra itinerante di Assunta Saulle, "Diari Metropolitani" a
cura di Luca Palermo, allestita nelle stazioni della
metropolitana.
"Il ricco patrimonio precristiano delle culture popolari del
'mare nostrum' è quasi una preistoria del nostro rapporto tra
finito e infinito, possibile e impossibile" dice Avitabile. "Nel
tumulto urbano dei nostri giorni, questo festival di musiche
popolari e devozionali, di preghiere laiche e canti randagi,
vuole essere un raduno spontaneo dedicato all'amore per le
differenze".
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