E' morto a 88 anni Italo Ormanni,
il magistrato che si è occupato di alcuni dei casi di cronaca
più clamorosi italiani - dalla scomparsa di Emanuela Orlandi
all'omicidio di Marta Russo - e in anni più recenti conosciuto
anche dal grande pubblico televisivo, avendo ricoperto per due
anni il ruolo di giudice di Forum, la popolare trasmissione di
Mediaset.
Nato a Napoli, è entrato in magitratura nel 1961 e vi è
rimasto per quasi mezzo secolo. Sostituto procuratore nel
capoluogo partenopeo, si è occupato sioprattutto di camorra
conducendo inchieste che poi culmineranno in arresti clamorosi:
da Raffaele Cutolo a Michele Zaza, a Lorenzo Nuvoletta.
Negli anni Ottanta è applicato alla Corte di Cassazione,
consulente della Commissione Parlamentare Antimafia, docente
all'Università di Napoli. Dal 1994 al 2008 è procuratore
aggiunto alla Procura della Repubblica di Roma e dal 2000 al
2008 è Procuratore antimafia per il Lazio. Risalgono a questi
anni le sue inchieste più importanti, molte delle quali di
grande impatto mediatico: i casi Emanuela Orlandi e Marta Russo,
Le indagini sull'organizzazione Gladio, l'omicidio di Giovanna
Reggiani, quello di Maria Grazia Cutuli in Afghanistan, il
delitto di Massimo D'Antona da parte delle Brigate rosse, solo
per citarne alcuni. Dal 2008 al 2010 è capo dipartimento presso
il Ministero della giustizia, dove si è occupato anche
dell'estradizione di Cesare Battisti.
Nel 2011, poco dopo la pensione, entra a Forum, il programma
Tv che oggi lo ricorda con commozione sui social: "Per Forum è
stato un onore poterlo annoverare tra i giudici del programma
per due stagioni, dal 2011 al 2013. Italo Ormanni è entrato nel
cast della nostra trasmissione con sincero entusiasmo,
confrontandosi con casi molto diversi da quelli affrontati nella
sua lunga esperienza professionale. Inizialmente molto serio e
rigoroso, ha saputo mettersi in gioco mostrando anche il suo
lato spiritoso"
Riproduzione riservata © Copyright ANSA