Fare cultura divertendo: è questo
il motto di Alan De Luca, Amedeo Colella e Lino D'Angiò che, nel
nome della singolare "Università degli Studi di Napoli-Gennarino
II", oggi, 25 aprile, alle 18 e alle 21, domani, venerdì, alle
21 e sabato 27 alle 17.30 e alle 21, arriveranno al Teatro
Troisi con le loro 'Lezioni di Napoletanità'. Uno spettacolo,
sottolineano gli organizzatori, "per comprendere e amare ancora
di più le proprie identità culturali, capace di innalzare in
alto il vessillo di una terra millenaria".
Una rappresentazione, quella in programma nello spazio di via
Leopardi diretto dal patron Pino Oliva, che vuole portare e
diffondere tra la gente le tracce linguistiche lasciate nei
secoli dai vari dominatori di una città "da sempre invidiata e
ambita fin dai tempi degli antichi greci". E così, facendo
riferimento ai lasciti linguistici dei Normanni, degli Svevi e
Angioini e ancora, degli Aragonesi, degli Spagnoli e dei
Francesi, passando naturalmente per il Regno Borbonico, il
"Magnifico Rettore" Colella e i due esilaranti docenti De Luca e
D'Angiò accompagneranno gli spettatori attraverso una singolare
lezione universitaria, in un mix di risate e sapienza. Per il
pubblico uno show che vede all'opera i due ideatori del
programma cult "Telegaribaldi", Lino D'Angiò e Alan De Luca, i
quali, incontrando il popolare scrittore Amedeo Colella, gli
fanno compagnia nel racconto dei suoi "paraustielli" e aneddoti
sulla storia napoletana.
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