Allo Stadium è una partita pazza, alla fine tra Juve e Salernitana si chiude sull'1-1.
I bianconeri vanno sotto e poi sfiorano la rimonta, ma sull'ultimo pallone rischiano di capitolare contro i campani già retrocessi in serie B.
Per i ragazzi di Allegri sono altri fischi, per la
Champions bisogna ancora aspettare: può arrivare in serata se la
Roma non dovesse espugnare Bergamo, oppure sarà tutto rimandato
di un'altra settimana. Gli acciaccati Chiesa e Yildiz recuperano
ma soltanto per la panchina, Allegri sceglie Kean come partner
di Vlahovic in attacco. Il tecnico non pensa alla finale di
coppa Italia di mercoledì e non fa turnover: l'unica rotazione
in difesa è obbligata, con Gatti e Bremer gioca Rugani
considerando le indisponibilità di Danilo e Alex Sandro. Anche a
centrocampo ci sono i big, con Locatelli (squalificato per la
gara contro l'Atalanta) tra McKennie e capitan Rabiot e sugli
esterni agiscono Cambiaso e Kostic. L'ex Toro Colantuono sceglie
Ikwuemesi come unica punta e piazza la coppia Tchaouna-Vignato
sulla trequarti, mentre in difesa Fazio guida il reparto tra
Pierozzi e Pirola.
La sfida inizia in un clima quasi surreale, tra il silenzio
del tifo bianconero con l'annunciato sciopero dei gruppi
organizzati della Sud e il diluvio universale che si scatena
sullo Stadium nonostante qualche raggio di sole. Ci pensa
Vlahovic a cercare di scaldare l'ambiente, il suo mancino viene
deviato sulla traversa da un grande intervento di Fiorillo. E'
l'unico squillo bianconero, anche perché la Salernitana non sta
a guardare e prova a rendersi pericolosa in contropiede. E,
clamorosamente, al 27' passa in vantaggio: Sambia batte
l'angolo, Pierozzi salta e sorprende Szczesny sul primo palo. La
Juve non reagisce, anzi rischia perfino di subire il raddoppio,
con il polacco che ferma Ikwuemesi lanciato a rete tutto solo
davanti a lui. Nel finale ci prova Cambiaso dalla stessa
posizione di Vlahovic a inizio gara, il suo sinistro scheggia il
palo e termina sul fondo.
La Juve chiude il primo tempo in svantaggio e fischiata,
Allegri lascia negli spogliatoi McKennie, Kostic e Kean per
inserire Miretti, Iling-Junior e Chiesa. I bianconeri faticano a
star dietro alle ripartenze veloci dei campani, anche se creano
le occasioni migliori: Vlahovic spreca nell'uno contro uno con
Fiorillo, Pirola salva sul tiro-cross di Chiesa, un colpo di
testa di Gatti da ottima posizione finisce alto. Il forcing
della Juve dura una decina di minuti e poi si spegne, così per
l'ultimo quarto d'ora Allegri sceglie di togliere Vlahovic e
Rugani per lanciare Milik e Yildiz. Proprio sull'asse tra il
turco e il polacco nasce un'ottima palla gol, ma Fiorillo si
supera sul colpo di testa dell'ex Marsiglia. L'assalto Juve
sbatte ancora sulla traversa con Miretti, al primo minuto di
recupero arriva il pari: Locatelli prolunga di tacco un corner
battuto da Iling-Junior, sul secondo palo c'è Rabiot per la
spaccata dell'1-1. I bianconeri provano a vincerla, ma è Basic
ad avere l'occasione per il colpo del ko, calciando in curva
l'ultimo pallone della partita. Il punticino non basta ancora
per la Champions matematica, la striscia negativa della Juve si
allunga.
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