Pretendeva che il figlio minorenne, soccorso per un'aritmia, venisse subito dimesso dall'ospedale chiedendo che i risultati delle analisi gli venissero inviati a domicilio ed alle obiezioni del medico ha risposto aggredendolo verbalmente e strattonandolo, minacciando anche gli infermieri: è successo all'ospedale Vecchio Pellegrini, nel centro di Napoli.
A segnalarlo è l'associazione Nessuno tocchi Ippocrate,
secondo cui si tratta della quarantesima aggressione del 2024
nell'Asl Napoli 1.
Il ragazzo era giunto in Pronto soccorso per aritmia e subito
era stato preso in cura dal personale medico, senza alcuna
attesa: è stato quindi "prontamente convertito a ritmo
sinusale", sottoposto a visita cardiologica "con conseguente
prescrizione del percorso diagnostico terapeutico".
"Una volta
tornato in Pronto soccorso - afferma Nessuno tocchi Ippocrate -
il padre del paziente minorenne, che è sempre stato accanto al
figlio, ha manifestato la volontà di andare via. Il medico gli
ha fatto presente che bisognava attendere gli esami di
laboratorio nonché una osservazione, ma il padre non ha voluto
sentire ragioni pretendendo che il figlio venisse dimesso
immediatamente e che gli fossero inviati gli esami in un secondo
momento.
Dalle minacce si è passati ad una aggressione verbale con
strattonamenti ai danni del sanitario e minacce al personale
infermieristico. Solo l'arrivo delle forze dell ordine ha
riportato la calma".
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