Si è aperta alle Gallerie d'Italia
di Napoli (fino al 16 febbraio 2025), la mostra 'Andy Warhol.
Triple Elvis' a cura di Luca Massimo Barbero, focus espositivo
di opere con tre fondamentali cicli grafici riuniti per la prima
volta e provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati
confluita nel patrimonio storico-artistico tutelato e
valorizzato da Intesa Sanpaolo.
La Mostra dossier, intende raccontare l'originale e
straordinaria ricerca artistica di Warhol a partire dall'opera
Triple Elvis del 1963, anno in cui l'artista per la prima volta
lavora sulla ripetizione dell'immagine in occasione degli 'Elvis
Paintings' alla Ferus Gallery di Los Angeles.
È proprio in quegli anni che l'artista comincia a inserire nelle sue opere personaggi che egli stesso, anticipando i tempi, definisce 'famosi'.
Contestualmente è possibile osservare l'evoluzione
dell'artista americano negli anni Sessanta e nei primissimi anni
Settanta attraverso tre importanti cicli grafici ineditamente
esposti insieme: Marilyn, Mao Tse-Tung e Eletric Chairs.
"La ricchezza di capolavori presenti nelle raccolte d'arte della
Banca, a partire dall'eccezionale nucleo della collezione Agrati
- dichiara Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e
Beni Storici Intesa Sanpaolo - rafforza la volontà di
condividerne sempre più la varietà, la bellezza e il valore
nelle nostre Gallerie d'Italia. Nasce da qui il nuovo
approfondimento che il museo di via Toledo dedica al "Triple
Elvis". L'iniziativa conferma la vocazione di uno spazio vivo,
aperto e dinamico, capace di generare proposte originali che
parlano a tutta Napoli e alle migliaia di turisti che scelgono
questa magnifica città."
"A due anni dall'apertura la nuova sede di Gallerie d'Italia -
ha dichiarato il Sindaco Gaetano Manfredi - è diventato punto di
riferimento per la cultura e turismo a Napoli, come testimoniano
numeri straordinari. Il palazzo che fa parte della storia della
città è tornato a nuova vita. La contaminazione è molto bella -
ha aggiunto il sindaco - Warhol ha avuto un rapporto molto
intenso con Napoli grazie a Lucio Amelio. Questa mostra sarà
sicuramente un grande successo e toccherà il cuore. Testimonia
inoltre una cosa alla quale tengo molto: Napoli è una città con
una antichissima storia ma che guarda sempre al futuro, una
città-mondo aperta e capace sempre di intercettare nuove
tendenze".
L'esposizione si apre con due cicli di opere grafiche, la
straordinaria serie di 10 serigrafie Electric Chairs dove
l'immagine di una sedia elettrica diventa icona politica ma
anche una meditazione sull'umanità e sulla morte, e le 10
serigrafie in cui l'artista, attraverso l'uso deciso del colore,
mostra il ritratto di Mao, eseguite nel 1972, anno del viaggio
di Nixon in Cina.
Nella stessa sala, dedicata al grande capolavoro Triple Elvis, è
presente anche un'altra serie universalmente celebrata, quella
delle Marylin, del 1967. In mostra anche un ritratto di Warhol:
una piccola e delicata opera fotografica di Duane Michals,
fotografo americano, in cui l'artista appare e scompare.
Concludono i due Vesuvius della collezione Intesa Sanpaolo.
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