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Agricoltura: riconosciuti 12 vitigni autoctoni in Campania

Agricoltura: riconosciuti 12 vitigni autoctoni in Campania

Colella, "è stato un errore abbandonare coltivazione uve 'rare'"

BENEVENTO, 04 dicembre 2024, 11:06

Redazione ANSA

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BENEVENTO, 4 DIC - "Il riconoscimento ufficiale di 12 vitigni autoctoni (varietà come le Vernacce e Tentiglie), recuperati tra Solopaca, Castelvenere, la Penisola Sorrentina e il Golfo di Policastro, dimostrano che avevamo visto lontano: la sostituzione dagli anni Settanta dei vitigni autoctoni e dei sistemi di allevamento ad essi connessi con una coltivazione intensiva non ha dato i frutti sperati, come dimostrano i dati economici legati al settore. E' stato dunque un errore abbandonare le uve 'rare' di Solopaca per lasciare il posto a nuove varietà fino a quel momento estranee al territorio".
    Così Clemente Colella, Presidente dell'Associazione "Vignaioli di Solopaca", che dieci anni fa ebbe l'intuito di avviare una accurata ricerca culturale sui vitigni storici di Solopaca e delle tradizioni avvalendosi della collaborazione dei produttori più anziani (oggi confortati da una ricerca scientifica che ha indagato sulla memoria dei vitigni), anticipa i contenuti del convegno promosso dalla sua associazione sul tema "Pratiche, Varietà e Territorio a Solopaca - La Raggiera del Taburno, le Vernacce, le Tentiglie e altre 'uve rare', dalla ricerca a…?...Ora tocca a noi!", in programma per sabato prossimo (ore 10,30) presso la Cantina Sociale di Solopaca.
    Nel corso del convegno verranno resi noti i risultati della ricerca effettuata dal CNR-ISPC e dal CREA-VE sul territorio vitato di Solopaca con la partecipazione della Regione Campania, che hanno portato all'iscrizione nel "Registro dei paesaggi rurali storici, pratiche agricole e conoscenze tradizionali" del sistema agricolo della "Vite a raggiera del Taburno" e all'inserimento nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite di 12 vitigni autoctoni, recuperati tra Solopaca, Castelvenere, la Penisola Sorrentina e il Golfo di Policastro.
    Oltre a Colella, cui spetterà il compito di introdurre i lavori, al convegno interverranno, tra gli altri, l'Assessore regionale all'Agricoltura Nicola Caputo e diversi esperti del Cnr e del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
   
   

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