"L'Italia è dove l'anima batte più
forte, la casa dell'Europa. E qui a Napoli è dove il cuore
dell'Italia batte più forte. Perché l'Europa è più di 27 Stati
membri. Si tratta di oltre 440 milioni di cittadini e 442
regioni. Tutte le diverse regioni dipingono l'arazzo colorato
del nostro continente europeo. Ecco perché oggi non sono a Roma,
ma sono qua in Campania, con voi". Lo ha detto il Commissario
europeo per la gioventù, cultura e sport, Glenn Micallef,
intervenendo all'evento "Diamo un calcio alla camorra",
organizzato dall'Associazione Figli in Famiglia e dal Napoli
Club Bologna, che celebra l'apertura di una scuola calcio
solidale nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.
"Penso - ha aggiunto Micallef - che dobbiamo rafforzare
ulteriormente la coesione delle nostre regioni d'Europa. La
coesione europea consiste nell'avvicinare l'Europa ai cittadini
e avvicinare gli europei tra di loro. Ed è un forte simbolo il
fatto che la politica di coesione dell'Unione non è nelle mani
di un solo commissario, ma nelle mani del vicepresidente
esecutivo Raffaele Fitto".
"Tutti noi sappiamo - ha aggiunto Micallef, alla sua seconda
missione, prima volta in Italia dall'inizio del mandato - chi
sono i grandi campioni di calcio e come lo sport ha cambiato la
loro vita, compreso il vostro caro Pasquale Mazzocchi. Tutti
hanno affermato di essere in debito con la comunità calcistica
per aver dato loro migliori opportunità nella vita, un senso di
scopo e un vero futuro. Come questi giocatori famosi, tutti voi
qui presenti potete beneficiare dello sport e partecipare alla
vostra comunità sportiva locale. Non devi essere un
professionista o un campione per essere aiutato dal calcio. La
partecipazione dei giovani allo sport è un potente strumento di
crescita, crea un ambiente inclusivo in cui giocatori
provenienti da contesti diversi sono uniti da una passione
condivisa. Sul campo le barriere cadono e scopriamo la
tolleranza, il rispetto, l'accettazione. Attraverso
l'allenamento e le partite, impariamo a lavorare come una
squadra per conseguire obiettivi comuni. Sviluppiamo competenze
sociali fondamentali per la vita quotidiana, come la
comunicazione, la leadership e la capacità di gestire le nostre
emozioni".
"'Diamo un calcio alla camorra' - ha detto Micallef - è
un'iniziativa importante non solo per questi motivi, ma perché
contrasta l'influenza distruttiva della criminalità organizzata,
dà una fonte di speranza e stabilità e combatte l' esclusione
sociale e l'emarginazione che la criminalità alimenta".
Il commissario Ue ha quindi ricordato che "nell'ambito di
Erasmus +, la Commissione finanzia una serie di progetti che
riuniscono organizzazioni di tutta Europa. Aiutano per il
benessere mentale e fisico delle persone, per promuovere
l'uguaglianza e l'integrazione sociale, e molto altro ancora. Il
successo di queste azioni è in costante crescita, con oltre 300
progetti finanziati quest'anno. Due anni fa è stata avviata con
successo una nuova azione di mobilità per il personale sportivo,
con un bilancio di 8 milioni di euro per il primo anno.
Quest'anno, la richiesta di questa azione è quasi raddoppiata".
"'Diamo un calcio alla camorra - ha concluso il Commissario
europeo - ha tutti gli elementi giusti per crescere e avere una
dimensione europea. Per questo motivo vi invito a contattare
l'Agenzia italiana per la gioventù (AIG) per esplorare i bandi a
cui potete presentare candidature per portare la vostra preziosa
esperienza in Europa".
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