Una famiglia del sud Sudan, terra
di conflitti e guerre civili, raffigurerà la scena della
Natività del presepe vivente realizzato dalla Caritas diocesana
di Acerra (Napoli). Un presepe che vedrà la partecipazione di
minori a rischio accolti dal centro diurno, giovani disabili,
anziani, e famiglie immigrate del territorio. Una
rappresentazione unica del presepe che si svolgerà oggi e
domani, inaugurato alle 18 dal vescovo e presidente della
Conferenza episcopale campana, monsignor Antonio Di Donna, alla
presenza anche degli amministratori comunali, nella bellissima
cornice del Palazzo vescovile e del Seminario di Acerra,
partendo dagli anfratti delle case diroccate del centro storico.
"Il messaggio che vogliamo trasmettere nell'Anno giubilare
della speranza - ha detto il direttore della Caritas diocesana,
Vincenzo Castaldo - è di un convicinato in comunione nonostante
le diversità, che si armonizzano intorno quel Bambino nato a
Betlemme dono di amore per tutta l'umanità". Tutta la comunità,
quindi, sarà coinvolta nelle scene che riporteranno i visitatori
al tempo in cui Gesù è venuto nel mondo: i minori a rischio del
"Centro diurno Mariapia Messina", i giovani disabili, la young
Caritas, il Servizio civile, i ragazzi del Liceo artistico Bruno
Munari, la Cooperativa Arcobaleno, le famiglie accolte alla
Mensa di fraternità San Cuono e figlio, gli anziani e le
famiglie immigrate accolte dalla Caritas, tutti insieme attorno
alla scena della Natività raffigurata da una famiglia del Sud
Sudan. Sempre questa sera si svolgerà, per il secondo giorno
consecutivo, anche il Presepe vivente rappresentato presso il
Centro pastorale San Giuseppe di Acerra dalla Comunità
parrocchiale di Maria del Suffragio, guidata dal parroco e
vicario generale della diocesi, don Cuono Crimaldi.
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