Una ampia attività investigativa dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico e del Comando provinciale di Avellino, coordinata dalla Procura del capoluogo irpino, è in corso di svolgimento per accertare e rimuovere le cause di inquinamenti provocati da aziende e impianti di depurazione pubblici e privati.
I militari stanno procedendo al controllo degli impianti di trattamento di rifiuti liquidi e di depurazione nei comuni di Calitri, Lacedonia, Luogosano, Nusco e Prata Principato Ultra gestiti dall'Asidep, società interamente partecipata dall'Asi di Avellino, dichiarata fallita la settimana scorsa dal Tribunale di Avellino.
I controlli
avvengono in collaborazione con i tecnici dell'Arpac.
Gli investigatori ipotizzano importanti compromissioni delle
aree prospicienti gli impianti. In particolare è stato
constatato lo sversamento di reflui non trattati e rifiuti
liquidi, contenenti anche sostanze pericolose, direttamente sul
terreno e nei corsi d'acqua. Dalle analisi dell'Arpac, queste
immissioni abusive hanno determinato il rilascio di sostanze
inquinanti come cadmio, piombo, rame, zinco e idrocarburi
pesanti in concentrazioni superiori alla soglia di
contaminazione.
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