NAPOLI, 22 DIC - Il progetto di recupero e rifunzionalizzazione dell'Albergo dei Poveri è stato illustrato dall'assessore all'Urbanistica, Laura Lieto, al Consiglio comunale.
Il progetto è al centro di una cabina di regia con il ministero della Cultura, con un finanziamento di 100 milioni di euro previsto nell'ambito del Pnrr e l'affidamento ad Invitalia, nell'ambito di un accordo quadro a cui ha aderito il Comune di Napoli, così come avvenuto per altri grandi comuni.
Il piano, il cui progetto sarà pronto entro
dicembre 2023, prevede architettura, servizi di ingegneria,
strutture e sicurezza. Il finanziamento - è stato spiegato -
servirà per operare su una parte dell'edificio, che occupa una
superficie complessiva di 150 mila metri quadrati, e consentirà
di ristrutturare una parte della struttura: la corte centrale,
la corte occidentale e tutto il piano terra (lato di piazza
Carlo III e via Tanucci), e ad arredare la parte ristrutturata.
Per quanto riguarda le attività da poter realizzare all'interno
dell'Albergo dei Poveri, Lieto ha sottolineato che c'è stato un
confronto col territorio e che i luoghi saranno destinati ad
attività sia permanenti che temporanee, ''creando una grande
infrastruttura sociale urbana in costante movimento e in
rapporto con i territori per promuovere impegno sociale e
trasformazione''. Lieto ha rassicurato il Consiglio sul pineo
coinvolgimento dell'assemblea cittadina così come accaduto per
il progetto di Porta est. Diversi gli interventi dei
consiglieri. Se da un alto Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha
espresso soddisfazione per la possibilità di procedere alla
riqualificazione del sito, di altra opinione è stato il
consigliere del Pd, Gennaro Acampora, secondo cui c'è ''il
rischio è di riempire il sito di troppi contenuti e di non
dargli una vera vocazione e dunque sarebbe meglio partire da
quello che già esiste, sperimentando un'integrazione tra le
diverse parti e anime della città, aprendo luoghi a quanti
vivono il disagio sociale, alla cultura, alla formazione, ed
evitando di farlo diventare un luogo disconnesso dal resto della
città''. Per il consigliere Massimo Cilenti, infine, il
finanziamento a disposizione potrebbe ''non essere sufficiente
per fare tutto ma solo per cominciare'', mentre Salvatore Flocco
(M5s) ha proposto di realizzare un ambulatorio sociale h24 da
inserire nella struttura e di trasferire in alcuni locali
dell'edificio gli uffici della polizia locale della III
Municipalità.
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