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In evidenza
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In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
"Questa mattina la direzione del
'Plant GB Vico Stellantis' ha ufficializzato il personale in
esubero, presso il sito di Pomigliano d'Arco pari a 360
lavoratori. Se a questi si sommano i 5 di FCA Security, i 5 del
CRF, i 5 di FCA Item, i 39 degli Enti Centrali e i 10 dei
commerciali di Pomigliano e Napoli, gli addetti totali
interessati all'esodo incentivato salgono a 424 addetti". E'
quanto affermano Mauro Cristiani, segretario generale Fiom
Napoli e Mario Di Costanzo, responsabile settore automotive, che
annunciano "di non firmare l'accordo, in attesa del tavolo
governativo previsto per il 4 aprile".
"E' chiaro - secondo Cristiani e Di Costanzo - che la
silenziosa riduzione dell'organico attraverso il ricorso alle
uscite incentivate è la risposta di Stellantis alla mancanza di
nuovi modelli. Con fuoriuscite così importanti è ovvio che
l'azienda riesce a saturare tutti i dipendenti e garantire il
lavoro a circa 500 trasfertisti ma, nei fatti, non ha una
concreta programmazione per lo stabilimento di Pomigliano e, più
in generale, di tutti i siti italiani". "E' sempre più urgente -
secondo i due sindacalisti - che il governo convochi
l'amministratore delegato, Carlos Tavares, affinché ottenga
precise garanzie rispetto alla centralità e alla strategicità
degli stabilimenti nostrani, perché, ad oggi, l'unico dato certo
in possesso del sindacato e del governo è che il ricorso
massiccio agli ammortizzatori sociali e gli unici investimenti
fatti sono quelli per incentivare i licenziamenti". "Per tali
ragioni - concludono - la Fiom ha deciso di non firmare questo
accordo, in attesa del tavolo governativo previsto per il 4
aprile".
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
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