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In evidenza
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In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
"Il rapporto presentato alla Camera
dei deputati dall'Unione degli Studenti Universitari e dalla
CGIL lo scorso 17 marzo conferma l'allarme che ormai da mesi
stiamo lanciando all'amministrazione comunale di Napoli in
merito all'emergenza abitativa. Nonostante le rassicurazioni del
sindaco, è evidente come la risposta del PNRR al disagio degli
studenti dovuto al caro affitti e alla diminuzione dei posti
letto disponibili, dovuta anche al fenomeno dell'overtourism,
sia assolutamente insufficiente e lacunosa. Dal report, infatti,
emerge chiaramente come, a fronte di una popolazione di
fuorisede in Napoli di 33.026 studenti e studentesse, sono
disponibili appena 482 posti letto in strutture pubbliche che
con il PNRR passeranno a 665". Così il segretario Cgil Napoli e
Campania, Raffaele Paudice e Paolo Barbera di Udu Napoli in
merito al rapporto "È tutto sbagliato!" sullo stato di
attuazione della missione 6 "Istruzione e Ricerca" del PNRR,
realizzato in collaborazione con Cgil e Sunia nazionale.
"La notizia - sostengono Paudice e Barbera - è semmai che con
i fondi del PNRR si darà impulso alla creazione di studentati
privati come quello previsto nella ex sede dell'INPS a via
Galileo Ferraris, ampiamente pubblicizzato e sponsorizzato dallo
stesso Comune, con prezzi per i singoli posti letto che partono
da 600 euro. Se è questa la risposta che la nostra
amministrazione intende offrire all'emergenza abitativa degli
studenti, si capisce perché la nostra città sia destinata ad
essere sempre meno città studentesca a tutto vantaggio delle
attività turistiche mordi e fuggi e destinata ad un inevitabile
impoverimento sociale e culturale".
"Chiediamo - dicono Paudice e Barbera - che si inverta questa
rotta e che il Comune prenda decisioni forti per tutelare i suoi
abitanti, residenti e studenti, per salvaguardare il tessuto
sociale che è la vera ricchezza di questa città. Chiediamo,
inoltre, - concludono Cgil e Udu - che si metta in campo una
vera politica per l'abitare, combattendo il fenomeno degli
affitti in nero e tutelando anche tutte quelle attività
culturali e commerciali che lentamente stanno lasciando il
centro della città, stretti tra l'impennata degli affitti e la
speculazione legata a un turismo non regolato a vantaggio di
pochi".
In collaborazione con CGIL Napoli e Campania
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