/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Trapianti e declino cognitivo, lo studio di Biogem

Trapianti e declino cognitivo, lo studio di Biogem

Pubblicato sulla rivista specializzata Clinical Kidney Journal

AVELLINO, 28 maggio 2024, 15:22

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

È stata pubblicata sulla rivista specializzata Clinical Kidney Journal la ricerca su declino cognitivo e disfunzione renale cronica condotta e coordinata da Michele Farisco, responsabile dell'Unità di bioetica di Biogem, l'istituto di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, presieduto da Ortensio Zecchino. Lo studio internazionale ha coinvolto 343 professionisti di 27 paesi europei. L'approccio è quello della mancanza di consenso internazionale in merito alla necessità e alla modalità di una valutazione psicologica, soprattutto cognitiva, dei candidati al trapianto di rene.
    "Spesso i singoli centri -spiega Farisco- sono chiamati a decidere in merito, mentre le linee guida internazionali non sono tra loro coerenti. Per questo abbiamo ritenuto necessario indagare le opinioni e la prassi degli operatori sanitari impegnati con questo tipo di paziente". I risultati dimostrano che la maggior parte dei professionisti interpellati ritiene che il declino cognitivo possa compromettere l'ammissione al trapianto dei pazienti. "Emerge con urgenza -sottolinea Farisco- la definizione di standard comuni per una valutazione complessa dei candidati al trapianto, ma anche la necessità di continuare la ricerca sulla connessione causale tra disfunzione renale cronica e capacità cognitiva, come pure su quella, seppure parziale, del declino cognitivo dopo il trapianto".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza