Le tre sono state bloccate dalla Polizia locale di Roma Capitale, e ora la loro posizione è al vaglio della magistratura.
Non è escluso, al momento, che
possano essere parenti di Nicholas Orsus Brischetto, il ventenne
morto il 9 luglio 2022 mentre correva a 300 chilometri all'ora
sul Grande Raccordo Anulare.
Proprio giovedì scorso gli operatori dell'Ama, assieme ai
vigili e alla Polizia, erano intervenuti nel più grande cimitero
di Roma per rimuovere un baldacchino, videocamere e
suppellettili che formavano un vero mausoleo abusivo in ricordo
del giovane, il cui funerale era stato salutato da caroselli di
auto di grossa cilindrata; in quella occasione era stato anche
realizzato un murales senza autorizzazione su una palazzina di
proprietà pubblica dove risiede la famiglia del ragazzo.
Alle operazioni di rimozione di giovedì scorso aveva
partecipato anche l'assessora capitolina all'Ambiente Sabrina
Alfonsi.
Dopo l'aggressione di oggi, ha fatto sapere l'azienda, il
presidente dell'Ama Daniele Pace e il direttore dei servizi
cimiteriali dell'azienda Andrea Zuccaroli si sono recati sul
posto per esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori
aggrediti, e già da domani sarà garantito un servizio di
vigilanza rafforzato a tutela dei lavoratori e dei cittadini.
"Tutta la nostra vicinanza e solidarietà agli operatori Ama e
ai lavoratori aggrediti - ha commentato il sindaco Roberto
Gualtieri - Un grave e inaccettabile episodio che condanniamo
fermamente. Nessuno spazio a illegalità e violenza a Roma".
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