"Il piano Mattei è un lavoro di
comunità governativa, quindi si lavora tutti insieme. Abbiamo
identificato dei paesi target, sulla base di questi paesi target
e delle loro esigenze noi costruiamo le nostre missioni. Per
quanto mi riguarda la missione riguarda la diplomazia
scientifica, ma non solo, la diplomazia culturale, la ricerca,
l'interscambio di studenti che già esiste ma non in maniera
sistemica. Esiste senza che questo possa condurre a un vero
sentiment piano Mattei ovvero un interscambio di classe
dirigente che formandosi insieme riesce a parlare la stessa
lingua del business, sociale, della crescita, dello sviluppo,
dell'innovazione". Così la ministra dell'Università e della
Ricerca, Anna Maria Bernini, in audizione in commissione Affari
esteri e difesa al Senato sulla centralità del Mediterraneo
nelle priorità politiche, economiche, sociali e di sicurezza
dell'Italia nel quadro dell'appartenenza all'Unione europea e
alla Nato.
"Questo è il vero senso del piano Mattei: creare funzionari,
classe dirigente, persone che formandosi insieme, non facendo
'Brain drain' e non rubandosi capitale umano da un paese
all'altro, sono in grado di comunicare meglio e di crescere
meglio insieme, di innovare meglio insieme. Questo per noi è un
incarico straordinariamente sfidante", ha evidenziato.
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