Una quarantina di professori
universitari, professori di diritto e di medicina, hanno inviato
un'istanza al sindaco di Roma affinché, esercitando i poteri
previsti dal Testo unico sugli Enti Locali, chieda la chiusura
immediata del Centro di permanenza per i rimpatri di Ponte
Galeria, ritenendo la sua presenza nel territorio comunale
gravemente lesiva dell'identità e dell'immagine della Città di
Roma nonché della comunità dei suoi abitanti.
Nell'istanza- che ha come primo firmatario l'ex Garante delle
persone private della liberà Mauro Palma, oggi presidente del
centro di ricerca 'Diritto penitenziario e Costituzione -
European Penological Center' dell'Università Roma Tre- si
evidenzia come l'assenza di norme per l'effettiva tutela dei
diritti delle persone trattenute, le condizioni precarie in cui
si trova la struttura, l'alto livello di degrado, le tragiche
morti che in essa sono avvenute e le modalità di gestione minano
profondamente i valori su cui Roma si fonda, come sancito dallo
Statuto della Città. In tale contesto, l'esistenza del Centro e
la sua funzione privativa della libertà senza alcuna prospettiva
positiva è considerata dai firmatari incompatibile con i
principi di accoglienza, solidarietà e di tutela dei diritti
umani di cui la città è portatrice.
Il mondo accademico sollecita, quindi, il sindaco di Roma a
chiedere al ministero dell'Interno di disporre la chiusura del
Cpr di Roma Ponte Galeria e di prevedere forme risarcitorie
della comunità territoriale per il danno da lesione
dell'immagine e dell'identità cittadina che tale presenza le ha
arrecato.
I sottoscrittori confidano che il sindaco di Roma accoglierà
l'istanza; tuttavia, in caso di inerzia sono pronti a depositare
l'azione popolare in Tribunale, come già avvenuto - e con
successo - a Bari.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA